sabato 26 novembre 2011

Nyt: maggiori banche mondo si preparano a rottura euro

Le maggiori banche al mondo si preparano a quello che, fino a poco fa, sembrava impensabile: la disintegrazione dell'area euro. Lo riporta il New York Times, sottolineando che molti istituti di credito, quali Merrill Lynch, Barclays Capital e Nomura hanno pubblicato decine di rapporti in settimana nei quali esaminano la possibilità di una disintegrazione dell'area euro.

Nel Regno Unito, Royal Bank of Scotland mette a punto piani di emergenza nel caso in cui l'impensabile diventi realtà. Negli Stati Uniti le autorità di regolamentazione spingono le banche, fra le quali Citigroup, a ridurre la loro esposizione verso l'area euro.

"Le banche in Francia e in Italia non stanno mettendo a punto piani di emergenza perché hanno concluso che una disintegrazione dell'area euro è impossibile" evidenzia il New York Times. TUI, il gigante del turismo tedesco, ha di recente spedito una lettera alle catene alberghiere della Grecia chiedendo che i contratti vengano rinegoziati in dracme per tutelarli da eventuali perdite se la Grecia uscisse dall'euro.

Secondo un sondaggio di Barclays Capital su 1.000 clienti, la metà ritiene che almeno un Paese lascerà l'area euro, il 35% ritiene che sarà solo la Grecia e uno su 20 ritiene che tutti i Paesi della periferia dell'Europa usciranno il prossimo anno.

(ats)

Fonte SWISSCOM

8 commenti:

Francy274 ha detto...

Elementare Watson, elementare!
Prima la Grecia... poi Spagna... Italia... Francia... e infine la Germania. Fessi che non sono stati altro! Si sono fatti fregare dal sistema economico angloamericani, e pensare che i giapponesi glielo avevano detto.
Ci siamo... alla fine di un sogno!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Mi aspettavo un "te l'avevo detto"! Io però non sono così pessimista, sono solo scenari e piani teorici di intervento.
Hai notato che questa mattina ho fatto una sbornia di economia?

Francy274 ha detto...

Vorrei avere il Tuo ottimismo... Ti invidio :)
No, non dirò mai "Te lo avevo detto", il fatto, caro Luigi, che la matematica non è un'opinione e i conti non tornavano già da molti anni.
Ma sono sempre pronta a dirTi... "mi ero sbagliata e Tu avevi ragione"... con tanto di cenere sulla testa... e felicissima della mia errata valutazione.

amalia ha detto...

questa volta anch'io non sono pessimista come al solito
bella questa tua sbornia di economia
pubblichi sempre articoli molto interessanti

amalia ha detto...

questa volta anch'io non sono pessimista come al solito
bella questa tua sbornia di economia
pubblichi sempre articoli molto interessanti

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grazie.

robor ha detto...

A dire il vero io non la vedo così... complottista. E' ovvio che le grandi banche mondiali, e per grandi banche intendiamo quelle anglo-americane, dopo essere rimaste con le dita nella marmellata alcuni anni fa, non hanno nessuna intenzione di rischiare di nuovo e visto come vanno le cose in Europa stanno dismettendo i loro investimenti in area euro dove possibile. In fondo non fanno niente di diverso da quello che tutti noi ci chiediamo tutti i giorni: quei Cct, o quei Bot, che ho che faccio? li vendo o no? Per la stessa ragione, le banche europee hanno ben poco da fare. Se l'euro si disintegra non ci sono... uscite di sicurezza che tengano!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

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