martedì 13 dicembre 2011

Londra, se la mutua taglia il Viagra


ANDREA MALAGUTI

Niente sesso siamo inglesi. Ci risiamo. Stavolta non è un problema di libidine declinante ma di crisi incombente. Un mondo impaurito in cui anche il piacere fisico diventa un eccesso da tassare. Sottraendolo alle fasce deboli come un beneficio illecito.

Soffocato dai costi della sanità, terrorizzato dai fantasmi di un’Europa cattiva, il governo britannico ha invitato i medici di base a ridurre le prescrizioni mensili di Viagra. Da quattro pillole a due. Un modo per dimezzare i costi, da 78 a 39 milioni di sterline l’anno, pensato da chi odia l’entusiasmo di massa per la felicità. Per quanto la prescrizione gratuita sia ristretta a diabetici, malati di cancro alla prostata o di sclerosi multipla, gli inglesi che ne hanno diritto sono due milioni. Uomini tra i 40 e i 60 anni che secondo le statistiche hanno rapporti sessuali una volta alla settimana.

«Ora - dice l’associazione dei medici - si accontenteranno di due rapporti al mese. Si fa passare il messaggio che il sesso non sia una componente essenziale della vita, ma un lusso». Come un Suv. O uno yacht. Una collana di diamanti riservata a chi ha quaranta sterline da spendere per una scatola di felicità blu.

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