giovedì 5 gennaio 2012

Costi della politica: la mia lettera aperta a Mario Monti




Illustrissimo Professor Monti,
come certamente Ella ricorderà, i Gruppi Parlamentari dell'Italia dei Valori hanno inteso conferire a Lei ed al Suo Governo una fiducia motivata, formalmente depositata in Parlamento, fondata su contenuti chiari, precisi ed inequivocabili.
Parte essenziale della nostra fiducia era basata sulla significativa decurtazione dei costi della politica e sull’equità sociale. L'opera di razionalizzazione istituzionale rappresenta, infatti, una “questione di credibilità” dinanzi all’Italia e non solo si rivela urgente sotto il profilo finanziario, ma si rende necessaria per tentare di riavvicinare i cittadini alle istituzioni, vista la delicata fase che sta attraversando il Paese.
Nell'ambito delle Sue comunicazioni programmatiche, Lei ebbe a dichiarare che: «Di fronte ai sacrifici che sono stati e che dovranno essere richiesti ai cittadini, sono ineludibili interventi volti a contenere i costi di funzionamento degli organi elettivi».
Tale ineludibilità, Illustre Presidente, implica necessariamente un immediato, efficace e reale intervento in tal senso, partendo da tutto ciò che è possibile fare subito dando così al Paese il buon esempio. Le nostre proposte sono:
- Soppressione immediata delle Province con compiti, funzioni e personale dipendente da affidare a Comuni e Regioni;
- Diminuzione del numero dei deputati e dei senatori (complessivamente a 500), dei componenti dei consigli e delle giunte regionali;
- Riduzione di tutti i consigli di amministrazione delle società pubbliche mentre in quelle che hanno fatturati minimi vanno sciolti o ridotti ad un solo componente;
- Riduzione dell'indennità e soppressione degli assegni vitalizi per i membri del Parlamento e dei consiglieri regionali, nonché il contestuale incremento delle dotazioni del fondo nazionale per le politiche sociali;
- Modifiche al rimborso delle spese per consultazioni elettorali;
- Soppressione del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, per la riduzione dei costi della politica;

- Soppressione dei rimborsi delle spese di viaggio e di trasporto per i parlamentari cessati dal mandato;
- Modifiche con tagli sostanziali alle sedi di rappresentanza delle regioni all'estero e all'istituzione di un 'Palazzo Italia' a Bruxelles;
- Taglio radicale della dotazione e l'uso di autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni;

E’ importante che la parola “equità” da Lei usata trovi una coerenza tra il dire e il fare del governo, in particolare sulla riduzione dei costi della politica, anche con provvedimenti legislativi urgenti.
Questo, nella piena consapevolezza che i cittadini, martoriati ed angosciati dalla perdurante crisi economica e dall’ultima manovra finanziaria, possano riscontrare un cenno di dignità da parte delle Istituzioni repubblicane. Sappiamo bene che alcuni provvedimenti non rientrano nelle competenze del governo, ma la maggior parte di essi possono essere presi in considerazione.

Con i miei più cordiali saluti,

On. Antonio Di Pietro
Presidente nazionale
Italia dei Valori

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