mercoledì 10 settembre 2008

Ministri, Brunetta e Maroni i più amati



Germano Antonucci
Il Corriere della Sera
9 settembre 2008
Il titolare dell'Innovazione ribalta i giudizi di quattro mesi fa: il 65% è con lui. In coda Bondi e Vito

MILANO - Brunetta e Maroni su, Bondi e Vito giù. Il ministro per l'Innovazione e la Funzione pubblica stacca tutti e si impone come il più apprezzato tra gli esponenti del governo, raccogliendo circa il 65% dei consensi. Alle sue spalle il responsabile del Viminale: due su tre affermano di essere soddisfatti del suo operato. Male, invece, il ministro della Cultura e quello per i Rapporti con il Parlamento, bocciati dal 70% dei nostri lettori. È questo il risultato del sondaggio lanciato da Corriere.it (e tuttora in corso). A quattro mesi dall'insediamento del Berlusconi IV, abbiamo infatti chiesto agli utenti della Rete di esprimere un giudizio sui ministri del governo. Tre le opzioni: "mi ha soddisfatto", "mi ha deluso", "non mi ha né soddisfatto né deluso". Nel giro di pochi giorni, sono arrivati centinaia di migliaia di voti.

I MIGLIORI E I PEGGIORI - Ebbene, i nostri lettori - che, va precisato, non rappresentano un campione statistico - promuovono con decisione, oltre a Brunetta e Maroni, anche Giorgia Meloni (Politiche giovanili). Prevalgono i giudizi positivi anche per Tremonti (Economia), Fitto (Affari Regionali), Frattini (Esteri), Letta (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio) e Zaia (Politiche agricole), anche se in alcuni casi (Tremonti, Fitto e Zaia) lo scarto con la percentuale di "delusi" è di pochi punti percentuali. E gli altri? Tutti bocciati: risalendo dal fondo della classifica, vanno male - con oltre il 60% di voti negativi - Ronchi (Politiche comunitarie), Prestigiacomo (Ambiente), Scajola (Attività produttive), Alfano (Giustizia), Rotondi (Attuazione del programma), Carfagna (Pari Opportunità), Matteoli (Infrastrutture) e Bossi (Riforme). Se la cavano un po' meglio Calderoli (Semplificazione), Gelmini (Istruzione) e La Russa (Difesa): anche loro, però, raccolgono più voti negativi che positivi.

CHI SALE, CHI SCENDE - È poi interessante notare come è cambiata l'opinione dei lettori nel giro di quattro mesi (qui i risultati del vecchio sondaggio). Subito dopo la formazione del nuovo governo, ad esempio, la nomina di Brunetta era considerata «inopportuna» dal 57,4% dei lettori: solo il 33% era soddisfatto della scelta. Adesso, l'opinione si è completamente rovesciata, con il ministro per l'Innovazione che raccoglie circa il 65% dei consensi. Maroni conferma più o meno le percentuali di partenza, mentre Frattini - pur apprezzato dal 45% del campione - perde terreno rispetto al 70% di consensi iniziali. Bondi e Vito si confermano i ministri meno amati dai lettori di Corriere.it: ma se a maggio era il responsabile dei Rapporti con il Parlamento a raccogliere il maggior numero di voti negativi (addirittura l'82%), adesso è il titolare della Cultura a meritarsi la coda della classifica. Lo scarto con il collega è comunque minimo: entrambi sono attorno al 70%.

I PIU' VOTATI - Un altro dato riguarda i ministri sotto «la luce dei riflettori»: quelli, cioè, che ottengono il maggior numero di voti complessivi (sommando i positivi, i negativi e i neutri). Come dire: i ministri che fanno più discutere, nel bene o nel male. Anche in questo caso, a svettare è Brunetta, che ha superato largamente quota 50 mila. Seguono Tremonti, Meloni, Gelmini, Maroni, Carfagna e Alfano.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E' la conferma che noi italiani siamo dei fessi patentati !