12/12/2008
La meditazione può contribuire a risolvere i problemi di ansia cronica e di depressione. Sono ormai numerosi gli studi pubblicati - recentemente riassunti da un editoriale di JAMA, la rivista dei medici americani -, che documentano l’efficacia delle tecniche antistress e meditative per combattere l’ipertensione, l’ischemia del miocardio, il dolore cronico, la malattia infiammatoria intestinale, le infezione, le dipendenze da droga e da cibo. In queste e in altre condizioni gli studi definiscono il valore aggiunto della meditazione: infatti quando viene affiancata alla terapia standard, i pazienti hanno un miglioramento superiore alla norma.
Per esempio, una recente review sistematica del gruppo di E. Ernst ha dimostrato che in persone con depressione ricorrente e ansia cronica, l’affiancamento della meditazione alla normale psicoterapia e psicofarmacologia favorisce il recupero nei due terzi dei pazienti, percentuale non raggiungibile con il solo trattamento standard.
Anche in Italia cominciamo ad avere esperienze al riguardo. Dopo un corso di base della durata di 30 ore, si verifica un rilevante abbattimento della sintomatologia di tipo depressivo, ansioso, di somatizzazione e inadeguatezza. Lo studio, presentato al recente Congresso della Società italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia da Francesco Bottaccioli, presidente onorario della società scientifica, da Antonia Carosella, maestra di tecniche meditative, dalle psicoterapeute Raffaella Cardone e Monica Mambelli, dalla psicologa esperta in statistica Marisa Cemin, ha preso in esame oltre 70 partecipanti ai corsi di «Meditazione a indirizzo Pnei» condotti da Carosella e Bottaccioli.
I partecipanti ai corsi sono stati studiati con il Symptom rating test, uno strumento scientifico che consente la valutazione del cambiamento sintomatologico. All’inizio del corso il punteggio totale della sintomatologia era di 18,9. Il test alla fine del corso (retest) ha registrato 5,8, con una riduzione dei sintomi di più di tre volte rispetto all’inizio del corso. Lo studio, realizzato su 71 partecipanti a corsi di «meditazione a indirizzo Pnei» tenuti da Antonia Carosella e Francesco Bottaccioli, dimostra un forte abbattimento della sintomatologia dopo 30 ore di insegnamento teorico-pratico, passando da 18,9 del test all’inizio del corso a 5,8 nel retest alla fine del corso.
Lo strumento usato è stato il Symptom Rating Test, un questionario sintomatologico validato fin dal 1974 che contiene quattro scale per misurare: ansia, depressione, somatizzazione e inadeguatezza.
Per esempio, una recente review sistematica del gruppo di E. Ernst ha dimostrato che in persone con depressione ricorrente e ansia cronica, l’affiancamento della meditazione alla normale psicoterapia e psicofarmacologia favorisce il recupero nei due terzi dei pazienti, percentuale non raggiungibile con il solo trattamento standard.
Anche in Italia cominciamo ad avere esperienze al riguardo. Dopo un corso di base della durata di 30 ore, si verifica un rilevante abbattimento della sintomatologia di tipo depressivo, ansioso, di somatizzazione e inadeguatezza. Lo studio, presentato al recente Congresso della Società italiana di Psiconeuroendocrinoimmunologia da Francesco Bottaccioli, presidente onorario della società scientifica, da Antonia Carosella, maestra di tecniche meditative, dalle psicoterapeute Raffaella Cardone e Monica Mambelli, dalla psicologa esperta in statistica Marisa Cemin, ha preso in esame oltre 70 partecipanti ai corsi di «Meditazione a indirizzo Pnei» condotti da Carosella e Bottaccioli.
I partecipanti ai corsi sono stati studiati con il Symptom rating test, uno strumento scientifico che consente la valutazione del cambiamento sintomatologico. All’inizio del corso il punteggio totale della sintomatologia era di 18,9. Il test alla fine del corso (retest) ha registrato 5,8, con una riduzione dei sintomi di più di tre volte rispetto all’inizio del corso. Lo studio, realizzato su 71 partecipanti a corsi di «meditazione a indirizzo Pnei» tenuti da Antonia Carosella e Francesco Bottaccioli, dimostra un forte abbattimento della sintomatologia dopo 30 ore di insegnamento teorico-pratico, passando da 18,9 del test all’inizio del corso a 5,8 nel retest alla fine del corso.
Lo strumento usato è stato il Symptom Rating Test, un questionario sintomatologico validato fin dal 1974 che contiene quattro scale per misurare: ansia, depressione, somatizzazione e inadeguatezza.
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