L'obiettivo è una partecipazione nel capitale, «purché non vi siano obiezioni da parte delle autorità italiane»
ROMA - La Libia ha chiesto al Governo Italiano l'interesse ad acquisire in «tempi da definire e compatibilmente con le condizioni di mercato» una partecipazione nel capitale dell'Eni. Lo si legge in un comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - «Il Governo italiano e il Lybian Energy Fund informano che, nell'ambito dei rapporti conseguenti al patto di amicizia tra l'Italia e la Libia, il Governo libico ha manifestato al Governo italiano l'interesse ad acquisire, in tempi da definire, compatibilmente con le condizioni di mercato, una partecipazione nel capitale di Eni S.p.A., a condizione che non vi siano obiezioni da parte delle autorità italiane». Così una nota di Palazzo Chigi. Il Governo italiano «ha preso atto dell'interesse e della finalità economica del prospettato investimento- prosegue la nota- che testimonia fiducia nella solidità industriale e nella capacità reddituale della società petrolifera, e della dichiarata assenza di qualsiasi intendimento di interferire nella gestione della società». A questo proposito il Governo libico «è consapevole dei limiti all'esercizio del diritto di voto stabiliti dalla legge italiana e dallo statuto di Eni- concludono da Palazzo Chigi- il Governo libico terrà tempestivamente informato il mercato delle partecipazioni acquisite, secondo quanto previsto dalla normativa di mercato italiana».
L'ENI: «TERREMO INFORMATO IL MERCATO» - «L'Eni è una società quotata a larga capitalizzazione. La società provvederà a informare il mercato di eventuali cambiamenti rilevanti nel proprio azionariato in linea con le regole Consob». È questa la posizione ufficiale dell'Eni - espressa in una nota - in relazione al prospettato ingresso di fondi libici nel capitale della compagnia.
06 dicembre 2008
ROMA - La Libia ha chiesto al Governo Italiano l'interesse ad acquisire in «tempi da definire e compatibilmente con le condizioni di mercato» una partecipazione nel capitale dell'Eni. Lo si legge in un comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
LA NOTA DI PALAZZO CHIGI - «Il Governo italiano e il Lybian Energy Fund informano che, nell'ambito dei rapporti conseguenti al patto di amicizia tra l'Italia e la Libia, il Governo libico ha manifestato al Governo italiano l'interesse ad acquisire, in tempi da definire, compatibilmente con le condizioni di mercato, una partecipazione nel capitale di Eni S.p.A., a condizione che non vi siano obiezioni da parte delle autorità italiane». Così una nota di Palazzo Chigi. Il Governo italiano «ha preso atto dell'interesse e della finalità economica del prospettato investimento- prosegue la nota- che testimonia fiducia nella solidità industriale e nella capacità reddituale della società petrolifera, e della dichiarata assenza di qualsiasi intendimento di interferire nella gestione della società». A questo proposito il Governo libico «è consapevole dei limiti all'esercizio del diritto di voto stabiliti dalla legge italiana e dallo statuto di Eni- concludono da Palazzo Chigi- il Governo libico terrà tempestivamente informato il mercato delle partecipazioni acquisite, secondo quanto previsto dalla normativa di mercato italiana».
L'ENI: «TERREMO INFORMATO IL MERCATO» - «L'Eni è una società quotata a larga capitalizzazione. La società provvederà a informare il mercato di eventuali cambiamenti rilevanti nel proprio azionariato in linea con le regole Consob». È questa la posizione ufficiale dell'Eni - espressa in una nota - in relazione al prospettato ingresso di fondi libici nel capitale della compagnia.
06 dicembre 2008
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