di Riccardo Bocca
Caterina Merante, manager della società Why not e superteste dell’inchiesta calabrese Why Not: Saladino mi ha detto almeno in tre occasioni di aver incontrato Mancino
«Non posso esimermi dal dire che nel corso di questi anni in almeno tre occasioni Antonio Saladino ha avuto modo di riferirmi di incontri da lui avuti con Nicola Mancino, anche quando questi era presidente del Senato».
A parlare come persona informata dei fatti è Caterina Merante, manager della società Why not e superteste dell'inchiesta calabrese Why Not. Frasi che si trovano a pagina 441 del decreto di perquisizione degli uffici dei magistrati di Catanzaro, emesso dalla Procura di Salerno. A firmare l'atto, con il procuratore Luigi Apicella, sono il sostituto procuratore Dionigio Verasani e il sostituto procuratore Gabriella Nuzzi. Il loro obiettivo, nel corso dell'interrogatorio, è approfondire le caratteristiche dei presunti incontri tra l'attuale vicepresidente del Csm Mancino e l'ex presidente della Compagnia delle Opere Antonio Saladino, indagato numero uno nell'indagine del pm Luigi De Magistris. «Le costa», viene chiesto a Caterina Merante, «quali fossero i motivi degli incontri tra il senatore Mancino e il dott. Saladino?». La risposta è dettagliata: «Per quanto dettomi dallo stesso Saladino, i motivi degli incontri erano relativi alla Compagnia delle Opere, in quanto Mancino era considerato nell'ambiente della predetta Compagnia un riferimento istituzionale importante». Non solo: «Preciso», aggiunge Merante, «che di questa circostanza sono a conoscenza anche altre persone della Compagnia delle Opere». A questo punto, i magistrati chiedono a Merante se «può essere più precisa sul punto», e lei risponde direttamente con i nomi e cognomi di coloro che sarebbero al corrente della questione: «Eugenio Conforti (ex direttore della Compagnia delle Opere), mio marito Arturo Zannelli (ex direttore della Compagnia delle Opere), credo Giancarlo Franzé (ex socio della Why not- ex presidente della Compagnia delle Opere)».
La gravità di tali dichiarazioni è evidente. Ancor più al termine di una giornata in cui l'imprenditore Antonio Saladino ha dichiarato di avere avuto «rapporti con moltissimi rappresentanti delle Istituzioni, ma esclusivamente per fini leciti e collegati alla mia attività lavorativa». Aggiungendo: «Di sicuro non ricordo di avere mai conosciuto o avuto rapporti con l'onorevole Mancino». Una dichiarazione che è stata accolta con soddisfazione dal viceprensidente del Csm, il quale ha commentato: «Saladino dice la verità. Qualche volta la dice anche chi è sottoposto a indagini». Quanto a Caterina Merante, Mancino ha dichiarato: «Questa signora non la conosco, non so chi sia e in ogni caso Saladino dice una cosa diversa».
(05 dicembre 2008)
A parlare come persona informata dei fatti è Caterina Merante, manager della società Why not e superteste dell'inchiesta calabrese Why Not. Frasi che si trovano a pagina 441 del decreto di perquisizione degli uffici dei magistrati di Catanzaro, emesso dalla Procura di Salerno. A firmare l'atto, con il procuratore Luigi Apicella, sono il sostituto procuratore Dionigio Verasani e il sostituto procuratore Gabriella Nuzzi. Il loro obiettivo, nel corso dell'interrogatorio, è approfondire le caratteristiche dei presunti incontri tra l'attuale vicepresidente del Csm Mancino e l'ex presidente della Compagnia delle Opere Antonio Saladino, indagato numero uno nell'indagine del pm Luigi De Magistris. «Le costa», viene chiesto a Caterina Merante, «quali fossero i motivi degli incontri tra il senatore Mancino e il dott. Saladino?». La risposta è dettagliata: «Per quanto dettomi dallo stesso Saladino, i motivi degli incontri erano relativi alla Compagnia delle Opere, in quanto Mancino era considerato nell'ambiente della predetta Compagnia un riferimento istituzionale importante». Non solo: «Preciso», aggiunge Merante, «che di questa circostanza sono a conoscenza anche altre persone della Compagnia delle Opere». A questo punto, i magistrati chiedono a Merante se «può essere più precisa sul punto», e lei risponde direttamente con i nomi e cognomi di coloro che sarebbero al corrente della questione: «Eugenio Conforti (ex direttore della Compagnia delle Opere), mio marito Arturo Zannelli (ex direttore della Compagnia delle Opere), credo Giancarlo Franzé (ex socio della Why not- ex presidente della Compagnia delle Opere)».
La gravità di tali dichiarazioni è evidente. Ancor più al termine di una giornata in cui l'imprenditore Antonio Saladino ha dichiarato di avere avuto «rapporti con moltissimi rappresentanti delle Istituzioni, ma esclusivamente per fini leciti e collegati alla mia attività lavorativa». Aggiungendo: «Di sicuro non ricordo di avere mai conosciuto o avuto rapporti con l'onorevole Mancino». Una dichiarazione che è stata accolta con soddisfazione dal viceprensidente del Csm, il quale ha commentato: «Saladino dice la verità. Qualche volta la dice anche chi è sottoposto a indagini». Quanto a Caterina Merante, Mancino ha dichiarato: «Questa signora non la conosco, non so chi sia e in ogni caso Saladino dice una cosa diversa».
(05 dicembre 2008)
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