PINO CORRIAS
2 DICEMBRE 2008
Rispettandone l’intimo e assai sofferto convincimento nulla si poteva eccepire alla conversione di Magdi Allam, giornalista e profeta, che per alogena illuminazione, proprio sul set vaticano, ha ricevuto la scorsa Pasqua il santo sacramento del Battesimo dalle mani gocciolanti del papa. Facendosi Cristiano anche nel nome. Con molti (e lieti) sorrisi del gregge che festeggiava la circostanza - non del tutto conciliare, ma rispettosa del libero arbitrio - di un infedele strappato sul mercato alla concorrenza.
Ma ora che a quasi nove mesi da quella notte stellata il nostro abbia fondato con la sua nuova fede niente di meno che un partito politico, il quarantunesimo della riarsa costellazione italiana, non può che entusiasmarci. Già ci sentiamo con lui, nella medesima trincea, in difesa di questa Europa smidollata e anarchica, orfana dei valori, vittima del relativismo, infingarda e nullafacente contro la quotidiana infiltrazione del veleno fondamentalista. Fiacchi e mollaccioni che non siamo altro. Capaci al massimo di radere al suolo, e per il loro bene, i villaggi dell’Iraq, le città dell’Afghanistan, accerchiare l’Iran, fare affari con i sauditi, finanziare i servizi segreti pakistani, far crescere il prezzo del petrolio, oppure dimezzarlo, aprire Guantanamo, spassarcela a Abu Graib, consumare l’80 per cento delle risorse del Pianeta, consumare il Pianeta, e poi riempirlo di farmaci scaduti.
Basta. Qui ci vogliono fatti, muscoli e partiti, visto che nessuno ci regalerà ancora a lungo i nostri privilegi. Questo di Magdi si chiama partito dei “Protagonisti per l’Europa Cristiana”. Non tragga in inganno il nome. Lui dice che non si tratta di un partito religioso. Ma di una palestra per i diritti e per la più efficace delle equivalenze: guerra alla guerra. Come tanto sarebbe piaciuto a una protagonista d’altri tempi, la tenera Oriana.
1 commento:
E' diventato insopportabile.
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