martedì 16 dicembre 2008

Offensiva xenofoba sull’educazione e la sanità in Italia

[Le Monde Diplomatique]

Il governo di Silvio Berlusconi lancia nuovi attacchi contro i diritti sociali degli immigrati. La prima offensiva riguarda il settore dell’istruzione, nello stesso momento in cui il movimento studentesco – l’onda – si amplifica in Italia ed all’estero. All’inizio di ottobre, il partito della Lega Nord ha proposto al Parlamento la mozione Cota (dal nome del presidente dei deputati leghisti) che modifica l’accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo. I bambini dovranno essere inseriti in classi separate, le “classi ponte” per imparare la lingua italiana. La Camera dei Deputati ha approvato questa mozione il 15 ottobre 2008, e una proposta di legge è stata depositata al Senato il 20 novembre. Il partito del Carroccio di Umberto Bossi ha incoraggiato il primo ministro Berlusconi ad approvare il progetto.

Numerosi osservatori e pedagoghi hanno pubblicamente denunciato queste misure, a loro avviso suscettibili di esacerbare il razzismo, la ghettizzazione e la segregazione. Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino (Partito Democratico), ha denunciato il rischio di una deriva delle città italiane verso le periferie parigine, al quale il ministro degli interni Roberto Maroni ha risposto che “l’Italia non è la Francia” per quanto concerne la conflittualità sociale urbana.

La seconda offensiva arriva sul fronte del diritto alle cure sanitarie degli immigrati. Ancora una volta, è la Lega Nord ad esserne l’iniziatrice. Il Carroccio ha proposto al Senato la modifica dell’articolo 35 della legge sull’immigrazione, con lo scopo di impedire l’accesso alle strutture sanitarie agli immigrati sprovvisti del permesso di soggiorno (1). Fino ad ora, gli immigrati senza documenti di soggiorno potevano avere accesso ai servizi sanitari senza rischiare di essere segnalati alle autorità: l’articolo 32 della Costituzione italiana garantisce “cure gratuite agli indigenti”, senza subordinare questo diritto ad una condizione (nella Carta Costituzionale si parla d’”individuo” e non di “cittadino”). Al contrario, con la proposta della Lega Nord, il medico deve segnalare l’immigrato senza permesso di soggiorno alle autorità. Medici Senza Frontiere denuncia la “messa in discussione di uno dei diritti umani fondamentali, il diritto alla salute”, e la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni lancia l’allarme di una “clandestinità sanitaria pericolosa per tutti, italiani e stranieri, in caso di malattie infettive” attraverso due appelli emessi ad ottobre e il 20 novembre. Le risposte della Lega Nord? Il senatore Pittoni afferma che “gli Italiani sono dei veri cittadini di serie B. Devono sempre pagare, pagare, pagare”.

A Parma, il 29 settembre, la polizia ha violentemente picchiato un giovane cittadino d’origine del Ghana. Il 27 novembre, il quotidiano La Repubblica (2) ha pubblicato un’immagine in cui uno degli agenti implicati esibiva il viso tumefatto del giovane. Chi sono i cittadini di serie B in Italia?


(1)Testo delle modifiche alla legge sul sito della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM)
(2)
Testo dell’articolo originale sul sito de La Repubblica

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