venerdì 5 dicembre 2008

Pc rottamati in tutta sicurezza - le regole per salvare la privacy

LA REPUBBLICA
L'Autorità Garante per la Protezione dei dati personali mette in guardia dal rischio di far finire tra i rifiuti - quando dismettiamo computer, cd o dvd - o anche dati sensibili e personali e suggerisce le contromosse. Ecco cosa fare


ROMA - Attenzione quando si butta il vecchio computer. Non solo perché è ormai in vigore la direttiva europea Raee sul corretto smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici, ma anche perché il nostro vecchio pc è una miniera di dati personali, spesso sensibili. A ricordarlo è il Garante per la privacy, che ha messo a punto una serie di indicazioni per evitare che qualcuno possa entrare in possesso di nomi, indirizzi mail, rubriche telefoniche, foto, filmati, o, peggio ancora, informazioni sanitarie e numeri di conto bancario o password rimasti "impressi" nella memoria del nostro computer o anche di cd rom dvd.

Le misure suggerite dal Garante per una rottamazione sicura di pc e dispositivi elettronici vogliono richiamare l'attenzione sulla necessità di assicurare una reale ed effettiva cancellazione dei dati. Si va da misure tecniche preventive o di cancellazione sicura, alle indicazione per la distruzione degli hard disk e dei supporti magnetici. Le misure possono essere però anche "preventive", proteggendo i file attraverso l'uso di una password di cifratura, oppure memorizzando i dati su hard disk o su altri supporti magnetici con sistemi di cifratura automatica al momento della scrittura.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Garante metterà a disposizione sul suo sito www.garanteprivacy.it un documento con le istruzioni per una cancellazione sicura dei dati. ''Con questo provvedimento il Garante intende sviluppare una nuova consapevolezza e indicare i modi con i quali rispettare i dati degli altri e tutelarsi rispetto ai propri - commenta il relatore del documento, Giuseppe Fortunato - La vecchia regola aurea, aggiornata ai nostri tempi vale anche in questo caso: 'Non fare ai dati degli altri quello che non vorresti fosse fatto ai tuoi'".
(5 dicembre 2008)

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