venerdì 5 dicembre 2008

"Sostegno a Domenici e Iervolino"

LA STAMPA
5/12/2008

Il segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, scende in capo per garantire il suo sostegno a Rosa Russo Iervolino e a Leonardo Domenici. «Voglio esprimere - afferma in una nota - a due sindaci di importanti realtà, sia pure tra loro diverse, come Napoli e Firenze il sostegno convinto mio e del Partito Democratico. Conosco da anni Rosa Russo Iervolino e Leonardo Domenici, li ho sempre stimati e ho avuto occasione con loro di avere in questi anni, da dirigente politico e da sindaco di Roma, una fruttuosa collaborazione».

«Esprimo apprezzamento - ha proseguito il leader del Pd - per le loro qualità politiche, amministrative, per la loro serietà e per il loro rigore morale. Sono perciò convinto che il loro impegno e la loro dedizione saranno decisivi per le città che amministrano e, più in generale, per l'innovazione necessaria della politica italiana». Nella nota Veltroni sottolinea che «il Partito Democratico è nato innanzitutto per rinnovare la politica in questo Paese: non si sottrae quindi e non si sottrarrà a questo esame, mettendo al centro della sua riflessione e delle sue iniziative le questioni dell’etica della politica, del rispetto delle regole e della legalità. E della questione morale, che nasce spesso da un improprio rapporto di commistione tra affari e politica e da processi troppo lenti di rinnovamento delle classi dirigenti».

Il sindaco di Napoli aveva avvisato il segretario: «Comincio a essere stufa. Anche il più integro dei meccanismi alla fine si rompe». La situazione del Pd in Campania sembrava essersi logorata dopo il suicidio dell'assessore Nugnes e le dimissioni di Cardillo. Sulla giunta pende l’inchiesta della procura di Napoli.Inchiesta che riguarderebbe la gestione del patrimonio immobiliare del comune e la maxidelibera «Global Service» sulla manutenzione delle strade e degli arrediti urbani, approvata ma non ancora finanziata. Al momento, nessuno della commissione voluta dal sindaco per scrivere il nuovo regolamento dell’ente sugli appalti sarebbe stato chiamato dalla magistratura a riferire al riguardo.

Iervolino ha spiegato: «Non conosco le carte, ma conosco la Costituzione. L’ho studiata e ancora la frequento. So che la responsabilità penale è personale e, prima di dire colpevole un imputato, bisogna attendere una sentenza definitiva. In ogni caso, le responsabilità di uno o di pochi non possono ricadere sulla giunta».

Nervi tesi anche a Firenze, dove, mentre proseguono gli incontri in procura, continuano anche i tormenti interni al Pd. Sono gli effetti giudiziari-politici dell’inchiesta sulla trasformazione urbanistica di Castello, 168 ettari di proprietà di Fondiaria-Sai, destinati ad alloggi, al centro direzionale della Regione, a uffici della Provincia, a un parco di 80 ettari. Domenici ha spiegato di aver fatto «il suo mestiere di sindaco». Il partito, però, sta subendo il contraccolpo. Due giorni fa l’incontro è stato scandito dalle dimissioni da capogruppo in Comune di Alberto Formigli, della presa d’atto del suo «senso di responsabilita» da parte di Giacomo Billi, segretario cittadino, che ha rimesso il suo mandato nelle mani dell’assemblea, e che da giorni chiedeva un gesto forte, ma anche della volontà dell’assessore Graziano Cioni, indagato per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sull’area di Castello, ad andare avanti nella propria corsa alle primarie a sindaco.

Nella sua nota Veltroni ha specificato che «non si può fare di ogni erba un fascio, ma vanno distinte responsabilità e comportamenti di ciascuno. Noi faremo la nostra parte perchè si affermi nel Paese una politica e una azione di governo e amministrativa davvero trasparenti e corrette e ci auguriamo che tutti si muovano con coerenza in questa direzione». Il numero due del Pd Franceschini ha spiegato che «ci sono dei casi che vanno affrontati, e li affronteremo: mercoledì i dirigenti del partito di Napoli e di Firenze verranno alla riunione del coordinamento del partito, per affrontare quei problemi, ma saranno i dirigenti di partito, non quelli istituzionali».

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