mercoledì 17 dicembre 2008

Trovato un buco anche nel campo magnetico terrestre

IL CORRIERE DELLA SERA

ROMA - Per tanti anni ci siamo preoccupati del buco dell'ozono. Ora si scopre che c'è un buco, anzi due, nella magnetosfera terrestre; e che non si tratta solo di una curiosità da studiosi delle regioni immediatamente esterne all'atmosfera, ma di un fenomeno la cui comprensione ci aiuterà a proteggerci meglio durante tempeste magnetiche, quelle durante le quali il Sole scaraventa fiumi di particelle cariche sulla Terra e tutti i sistemi elettronici, dai satelliti ai telefonini, subiscono pesanti disturbi, fino ai black-out. La scoperta è stata fatta da scienziati americani della Nasa grazie ai dati raccolti per anni dai satelliti artificiali della serie Themis, posti in orbita attorno alla Terra per studiare le interazioni fra il cosiddetto vento solare (in realtà un flusso di protoni ed elettroni emessi in continuazione dalla nostra stella), e il campo magnetico del nostro pianeta. «Analizzando quei dati, ci siamo resi conto che, in alcune zone, la quantità delle particelle solari che entrano nella magnetosfera terrestre è notevolmente maggiore di quanto ci aspettassimo e che questo fenomeno è dovuto a due enormi varchi che lasciano penetrare un maggior flusso di particelle», ha spiegato David Sibeck del NASA Goddard Space Flight Center, durante l'ultimo meeting dell'American Geophysical Union che si è tenuto a San Francisco.

CHE COS'È LA MAGNETOSFERA - La magnetosfera terrestre, hanno spiegato i ricercatori americani, è come un enorme e impalpabile bozzolo che circonda il nostro pianeta, formando un prezioso scudo protettivo in quanto deflette le radiazioni cosmiche provenienti sia dal Sole, sia da altre lontani sorgenti cosmiche. Senza di essa la vita sulla Terra non sarebbe potuta nascere. La magnetosfera è generata dal campo magnetico terrestre, ma la sua configurazione, al contrario di quella di una normale calamita, non è stabile, bensì dinamica: cambia in continuazione a seconda del suo interagire con il campo magnetico solare e con il vento solare. Conoscere esattamente la forma, le dimensioni e l'orientamento della magnetosfera terrestre è fondamentale per prevedere se e quando una parte delle radiazioni cosmiche arriveranno fino a terra, penetrando attraverso l'atmosfera, col rischio di fare andare in tilt i numerosi sistemi elettrici ed elettronici che governano le comunicazioni, le reti di distribuzione dell'energia elettrica, i sistemi di posizionamento tipo gps, eccetera. La consapevolezza dei buchi scoperti dai satelliti Themis aiuterà a raffinare queste previsioni, migliorando la cosiddetta «meteorologia spaziale», così definita per similitudine a quella atmosferica.

Franco Foresta Martin

17 dicembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Affascinante !
Ho pensato che un carattere più grande può aiutare la lettura: ho sbagliato ?