IL CORRIERE DELLA SERA
ROMA - Per tanti anni ci siamo preoccupati del buco dell'ozono. Ora si scopre che c'è un buco, anzi due, nella magnetosfera terrestre; e che non si tratta solo di una curiosità da studiosi delle regioni immediatamente esterne all'atmosfera, ma di un fenomeno la cui comprensione ci aiuterà a proteggerci meglio durante tempeste magnetiche, quelle durante le quali il Sole scaraventa fiumi di particelle cariche sulla Terra e tutti i sistemi elettronici, dai satelliti ai telefonini, subiscono pesanti disturbi, fino ai black-out. La scoperta è stata fatta da scienziati americani della Nasa grazie ai dati raccolti per anni dai satelliti artificiali della serie Themis, posti in orbita attorno alla Terra per studiare le interazioni fra il cosiddetto vento solare (in realtà un flusso di protoni ed elettroni emessi in continuazione dalla nostra stella), e il campo magnetico del nostro pianeta. «Analizzando quei dati, ci siamo resi conto che, in alcune zone, la quantità delle particelle solari che entrano nella magnetosfera terrestre è notevolmente maggiore di quanto ci aspettassimo e che questo fenomeno è dovuto a due enormi varchi che lasciano penetrare un maggior flusso di particelle», ha spiegato David Sibeck del NASA Goddard Space Flight Center, durante l'ultimo meeting dell'American Geophysical Union che si è tenuto a San Francisco.
CHE COS'È
Franco Foresta Martin
17 dicembre 2008
1 commento:
Affascinante !
Ho pensato che un carattere più grande può aiutare la lettura: ho sbagliato ?
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