giovedì 1 gennaio 2009

Di Pietro: "Sulle intercettazioni pronti a un nuovo rereferendum"

IL CORRIERE DELLA SERA

ROMA - Questa mattina, sul Giornale, l'intervista in cui Silvio Berlusconi conferma la sua intenzione di mettere mano alla giustizia e di approvare, alla ripresa dell'attività politica, la legge sulle incercettazioni. E a stretto giro arrivano le critiche di Antonio Di Pietro: "Sulle intercettazioni siamo pronti al referendum - attacca - e il Cavaliere vuole che il Pd rompa con noi per poter comandare".

"Le intercettazioni - dichiara il leader dell'Italia dei valori -
sono uno strumento necessario per scoprire i reati: siamo pronti a fare una battaglia etica e giuridica per difenderle. Per questo raccoglieremo le firme per un referendum abrogativo, analogamente a quanto abbiamo fatto contro il lodo Alfano".

Quanto alla riforma della giustizia, il giudizio è altrettanto netto:
"Quando un presidente del Consiglio dice che duemila magistrati sono fuori controllo bisogna che faccia i nomi, che dica cosa hanno fatto e che spieghi da cosa sono fuori controllo, forse da lui stesso. E' per questo che serve l'indipendenza della magistratura".

Sul piano politico, a un Berlusconi che definisce "mortale" l'abbraccio del Partito democratico con l'Idv, Di Pietro replica: "Vuole dividerci per imperare. Noi invece vogliamo unirci per offrire un'alternativa di legalità e di giustizia sociale al Paese. Il Pd fa bene a non accettare la strumentalizzazione" del premier.

Infine, il numero uno dell'Italia dei valori parla degli attacchi al suo partito sulla questione morale portati avanti dal Giornale, annunciando querela. "Non io devo rispondere alle loro diffamazioni, ma loro al giudice spiegando per conto di chi costruiscono e pubblicano false notizie sul mio conto e su quello dell'Idv".

(31 dicembre 2008)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E io pronto a firmare !