Mi domando peraltro come mai abbia dichiarato solo 14 milioni, vista la considerevole crescita di investimenti delle aziende di Stato in pubblicità sulle reti Mediaset, a scapito della RAI, come evidenziato in un articolo de L’Espresso del 12 marzo.
Mi domando come mai in una situazione dove il governo chiede sacrifici alla popolazione non vengano riviste e portate ad un congruo prezzo del 20% del fatturato, invece dell’1% attuale, le concessioni di Stato, tutte, comprese quelle per le frequenze radiotelevisive del “povero” Silvio Berlusconi. Mi domando cosa stiano facendo i colleghi in Parlamento e perché mantengano il silenzio su questa immensa regalia di Stato. Prima di proporre una patrimoniale ai redditi sopra i 100 mila euro proporrei un recupero del 19% di concessioni non versate ai cittadini negli ultimi dieci anni almeno.
Le concessioni pubbliche vanno riviste, da quelle televisive a quelle autostradali, a quelle dell’acqua, a quelle energetiche. Non sono accettabili utili da capogiro su beni di mercato in situazioni praticamente da monopolio di beni primari.
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