venerdì 20 marzo 2009

Franceschini: "Scuse da Brunetta. Gli studenti sono pacifici"


ROMA - "Brunetta è un ministro, impari a mordersi la lingua prima di insultare gli studenti". Il segretario del Partito Democratico Dario Franceschini condanna senza mezzi termini le parole pronunciate ieri dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha definito gli studenti che manifestano contro i provvedimenti governativi "guerriglieri".

"Brunetta chieda scusa", dice Franceschini lasciando la Sinagoga di Roma dopo il suo incontro con i vertici della comunità ebraica della capitale. "Dovrebbe ricordarsi che è un ministro, imparare a mordersi la lingua prima di insultare gli studenti. Manifestano pacificamente - prosegue - a difesa dell'università e per contrastare i tagli". Secondo il leader del Pd, Brunetta "dovrebbe chiedere esplicitamente scusa e dare loro le risposte che chiedono".

Pungente la risposta di Brunetta. A nome del ministro ha parlato il suo portavoce accusando il leader del Pd di "rincorrere i ragazzini", pur di raccogliere consenso: "A differenza degli ex-neo-post cattocomunisti - ha detto il portavoce - il ministro Brunetta conosce solo il linguaggio della verità e non ha quindi alcun motivo di mordersi la lingua. Povero Franceschini, costretto dalle condizioni in cui versa il suo partito a rincorrere il consenso di tutti i gruppi, gruppetti e gruppuscoli di ragazzini disposti a tutto pur di guadagnarsi una qualche ribalta. Lo comprendiamo, lo compiangiamo e gli stiamo vicino".

Duro era stato ieri l'attacco sferrato agli studenti dal ministro Brunetta: "Gli studenti dell'Onda - aveva detto - sono dei guerriglieri e come tali verranno trattati". In serata aveva rincarato la dose: "Mi sono sbagliato. Non hanno neanche la dignità dei guerriglieri, quelli sono una cosa seria. Loro sono quattro ragazzotti in cerca di sensazioni violente e senza nessuna rappresentanza, come hanno dimostrato le elezioni universitarie. La polizia deve essere impiegata per cose più serie - concluse - che tenere sotto controllo dei lanciatori di scarpe".

Fatta eccezione per Azione Universitaria, cioè gli studenti di An, e il ministro Angela Meloni che plaudono all'uscita di Brunetta - "è stato troppo generoso" - , il coro di condanna è stato unanime: opposizione e associazioni degli studenti hanno attaccano duramente il ministro. "Questo governo ha sempre più una vocazione a utilizzare mezzi e parole di carattere militare", ha detto Francesco Brancaccio dell'Onda romana. "Continueremo a mobilitarci contro il governo".

(20 marzo 2009)

4 commenti:

Francy274 ha detto...

Brunetta può trattare solo con la sua immagine riflessa nello specchio....Ricorda bene le traccie dei temi per l'esame di stato dello scorso anno scolastico, e sa quindi che gli studenti sono più preparati di lui.
...ho detto preparati!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Nel 1967 a Firenze era presidente della corte d'appello e procuratore generale due magistrati alti come Brunetta, erano il terrore degli avvocati, perchè erano preparati.
Brunetta lo è ?<

serenella ha detto...

Buondì, caro blogger. La frase non è mia. Sotto cito l'autore: G. Miniello. Un poeta di Bari. Buona giornata.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ciao Serenella, avevo visto che citavi un nome, adesso so che è un poeta pugliese, di Bari.
Ho chiesto a te perchè fra tanti blogger che hanno usato questa frase tu sei stata l'unica che, correttamente, indicavi la fonte, ma non ne ero sicuro.
La frase è molto bella, molto suggestiva e per questo motivo ha fatto la ricerca.
Adesso vedrò a fondo il tuo blog, ho come l'impressione che ne varrà la pena.
Ciao.