"Gli italiani vorrebbero lavorare. E' il governo a dover lavorare di più". E' amara la replica del segretario del Pd Dario Franceschini all'esortazione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che invita gli italiani a lavorare di più. "Il governo - ha aggiunto Franceschini - dovrebbe lavorare anzichè buttarsi in una campagna elettorale per le Europee, un posto dove non andranno neanche un giorno''.
Prc: "Basta schiocchezze". Infuriato pare il leader di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero: "Berlusconi dovrebbe vergognarsi delle sciocchezze che dice e smetterla di insultare l'intelligenza degli italiani. Il problema vero e drammatico che il nostro paese sta vivendo - sostiene il segretario di Prc - riguarda le centinaia di migliaia di persone che il posto di lavoro l'hanno perso o stanno per perderlo. Il premier e il governo, invece di continuare a dire stupidaggini simili, dovrebbero redistribuire la ricchezza, dai ricchi verso i lavoratori".
Bonanni: "Il governo faccia di più". E' la strada suggerita anche dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni: "E' il governo che fare di più, non gli italiani che hanno sempre lavorato e continuano a farlo, ma devono guadagnare di più: è il governo che deve fare maggiormente la sua parte". "Servono politiche anticicliche", ha detto Bonanni a margine del congresso milanese della Cisl. "L'Italia uscirà dalla crisi se ognuno collaborerà con l'altro, se la maggioranza collabora con l'opposizione e se il corpo politico collabora con le parti sociali".
Idv: "La crisi non è un raffreddore". Critico anche Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori che giudica insufficienti i fondi stanziati dal governo per la crisi: "Lo 0,2% del Pil è poco, mentre gli altri paesi europei hanno destinato risorse che vanno da un minimo dell'1,5% ad un massimo del 5%. Il nostro è un palliativo che non serve a niente. Berlusconi offre un po' d'aspirina per contrastare la crisi economica come fosse un raffreddore".
Pdci: "Berlusconi straparla". Critico nei confronti della politica economica del governo anche Gianni Pagliarini, responsabili Lavoro del Partito dei comunisti italiani che giudica la frase di Berlusconi "irresponsabile e distante dalla realtà da sembrare finta. Con un simile approccio, il Paese è destinato ad affondare".
(24 marzo 2009)
Prc: "Basta schiocchezze". Infuriato pare il leader di Rifondazione Comunista Paolo Ferrero: "Berlusconi dovrebbe vergognarsi delle sciocchezze che dice e smetterla di insultare l'intelligenza degli italiani. Il problema vero e drammatico che il nostro paese sta vivendo - sostiene il segretario di Prc - riguarda le centinaia di migliaia di persone che il posto di lavoro l'hanno perso o stanno per perderlo. Il premier e il governo, invece di continuare a dire stupidaggini simili, dovrebbero redistribuire la ricchezza, dai ricchi verso i lavoratori".
Bonanni: "Il governo faccia di più". E' la strada suggerita anche dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni: "E' il governo che fare di più, non gli italiani che hanno sempre lavorato e continuano a farlo, ma devono guadagnare di più: è il governo che deve fare maggiormente la sua parte". "Servono politiche anticicliche", ha detto Bonanni a margine del congresso milanese della Cisl. "L'Italia uscirà dalla crisi se ognuno collaborerà con l'altro, se la maggioranza collabora con l'opposizione e se il corpo politico collabora con le parti sociali".
Idv: "La crisi non è un raffreddore". Critico anche Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei Valori che giudica insufficienti i fondi stanziati dal governo per la crisi: "Lo 0,2% del Pil è poco, mentre gli altri paesi europei hanno destinato risorse che vanno da un minimo dell'1,5% ad un massimo del 5%. Il nostro è un palliativo che non serve a niente. Berlusconi offre un po' d'aspirina per contrastare la crisi economica come fosse un raffreddore".
Pdci: "Berlusconi straparla". Critico nei confronti della politica economica del governo anche Gianni Pagliarini, responsabili Lavoro del Partito dei comunisti italiani che giudica la frase di Berlusconi "irresponsabile e distante dalla realtà da sembrare finta. Con un simile approccio, il Paese è destinato ad affondare".
(24 marzo 2009)
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