venerdì 9 ottobre 2009

Annozero, Santoro: «Ancora azioni sleali. I tempi dell'editto bulgaro meglio di oggi»


«Dall'esterno continuano ad arrivare azioni di disturbo del tutto sleali nei nostri confronti»: Michele Santoro, sembra piuttosto rassegnato a sopportare il clima di tensione attorno al programma. Il giornalista si dice aperto e disponibile a consigli e suggerimenti ma rifiuta «forme di boicottaggio», come quelle che hanno accompagnato la partenza della nuova stagione di Annozero. Contratti firmati in ritardo, stop alle troupe storiche, attacchi politici. A rendere il clima ancora più pesante le minacce di morte a Sandro Ruotolo, in collegamento da Palermo.

Santoro: i tempi dell'Editto bulgaro meglio di oggi. «Devo dire una cosa importante: qui si arriva davvero stremati in trasmissione - dice Santoro in apertura di trasmissione - Non è che sto rimpiangendo solo i tempi della Prima Repubblica, quando ho cominciato, ma anche quelli dell'Editto bulgaro non mi sembrano poi così male rispetto a quanto sta succedendo ora». Santoro ha anche ringraziato tutti coloro che hanno espresso solidarietà a Sandro Ruotolo, colpito da minacce sulle quali sta indagando la Digos: «A nome mio e di Sandro vi dico grazie. Siete grandi, ma proprio grandi».

Travaglio ospite. Infine il contratto di Marco Travaglio, per la terza volta in studio solo come ospite. Oggi c'è stata la rinuncia improvvisa di Roberto Castelli che aveva assicurato la sua presenza alla redazione per ben quattro volte. E l'arrivo di Niccolò Ghedini, avvocato di Silvio Berlusconi e deputato del Pdl. Santoro, pensando anche alle prerogative della Commissione di Vigilanza, sottolinea come i giornalisti siano sottoposti a una serie infinita di regole, mentre i politici in televisione siano liberi da qualunque vincolo e soprattutto siano «liberi anche di insultare».

Castelli declina l'invito. L'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli ha declinato l'invito di Michele Santoro a partecipare alla puntata di Annozero di questa sera sul tema della mafia. Ci sarà invece Niccolò Ghedini, deputato del Pdl e avvocato di Berlusconi. Ospite in studio, tra gli altri, Massimo Ciancimino, il più piccolo dei cinque figli di Vito, il sindaco del sacco di Palermo, definito da Tommaso Buscetta, organico alla cosca dei corleonesi. Castelli ha comunicato questo pomeriggio l'impossibilità ad essere presente in trasmissione.

L'appello di Agnese Borsellino. «Ho tanto meditato e dopo diciassette anni solo oggi in cui mi sembrano maturi i tempi, chiedo in ginocchio ai collaboratori di giustizia, complici e non della strage di Via D'Amelio, di far luce sui mandanti e su coloro che hanno voluto la strage annunziata»: così scrive Agnese Borsellino nell'appello inviato ad Annozero che - nella puntata di stasera - ha come tema la mafia. «Dire la verità - prosegue la moglie del magistrato ucciso nella strage in via D'Amelio il 19 luglio del 1992 - è un'azione di grande coraggio, lo stesso coraggio posseduto dai carnefici nell'organizzare ed eseguire un'azione di guerra. Aiutateci, la vostra collaborazione sarà un atto di amore, le prove in vostro possesso fatte pervenire agli onesti restituiranno dignità a questa nazione e ci renderanno liberi dai ricatti e da quel sottobosco in cui gli interessi personali coincidono con la cultura della morte».

Giovani Pdl esclusi da trasmissione. «Anche stasera Santoro ha impedito ad alcuni giovani di centrodestra di assistere in studio ad Annozero - afferma Francesco Pasquali, coordinatore dei giovani del Pdl - La sua ostinazione a condurre la trasmissione in aperto spregio delle regole del pluralismo e della libertà è la dimostrazione che lui non fa servizio pubblico, ma occupa il servizio pubblico. Noi, qui fuori, siamo assolutamente convinti di rappresentare quei milioni di telespettatori che ogni giovedì sera vengono offesi ed insultati da questa militanza politica spacciata per giornalismo».

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