sabato 24 ottobre 2009

Australia, lo spettro della Exxon Valdez: da 2 mesi pozzo riversa petrolio in mare


Scienziati e ambientalisti parlano di un disastro come quello causato nel 1989 dalla petroliera Exxon Valdez, che devastò il golfo dell'Alaska con 30.000 tonnellate di greggio. Accade nel mare di Timor, 200 chilometri al largo della costa nord-occidentale dell'Australia, dove un pozzo off-shore a una profondità superiore ai due chilometri, il Montara della compagnia Pttep Australasia, a causa di un guasto riversa dal 21 agosto milioni di litri di petrolio in mare.

Il Wwf ha inviato sul posto un gruppo guidato da Gilly Llewellyn, che per tre giorni ha analizzato la situazione. Llewellyn ha detto di essersi trovato «letteralmente in un mare di petrolio che si disperdeva a vista d'occhio». Secondo la Pttep Australasia ogni giorno si riverserebbero in mare tra i 300 e i 400 barili di petrolio; ma secondo le stime del ministero australiano per le Risorse, l'Energia e il Turismo, si tratterebbe di 2.000 barili al giorno. Secondo gli ambientalisti del Wwf, il petrolio si estende sulla superficie del mare per circa 15.000 chilometri quadrati. Llewellyn ha dichiarato al Times che il disastro avrà un grave impatto a lungo termine: «Vediamo gli effetti della Exxon Valdez ancora oggi, 20 anni dopo, e qualcosa del genere possiamo attenderci per quanto sta accadendo ora».

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