lunedì 26 ottobre 2009

Gentilini, niente comizi per tre anni


Era lo sceriffo della Lega nord, ora non potrà più fare comizi politici. Giancarlo Gentilini, per due legislature primo cittadino e ora vicesindaco di Treviso, leghista della prima ora, è stato condannato dal Tribunale di Venezia per aver usato parole troppo forti contro gli immigrati e contro la possibilità di aprire moschee in Italia. Gentilini aveva detto la sua dal palco del raduno della Lega di Venezia nel 2008. Toni e lessico durissimi, come è nello stile di un uomo politico già noto alle cronache per le sue esternazioni colorite. Ne era seguita una denuncia con l'accusa di istigazione al razzismo.

Il Tribunale di Venezia, in rito abbreviato, ha accolto la tesi dell'accusa condannando Gentilini a 4.000 euro di multa e sospensione per tre anni dai pubblici comizi.

Il difensore di Gentilini, avvocato Luca Ravagnan, ha già annunciato ricorso in appello sostenendo che "non c'era alcuna maliziosità contro le razze ma il sostegno a idee ben note nel mio assistito finalizzate all'integrazione tra etnie diverse". Gentilini sostiene di essere sempre pronto a esporsi in prima persona "mentre c'è sempre qualcuno pronto a spararmi alle spalle".

Il vicesindaco di Treviso quest'anno ha partecipato, acclamatissimo, al raduno veneziano di settembre, ma non ha parlato dal palco.

(26 ottobre 2009)

1 commento:

Anonimo ha detto...

finalmente si condanna questo soggetto qui. una persona del genere non dovrebbe mai più parlare in pubblico, neanche al bar. dar fiato a questi politici vuol dire creare un clima terrorista in italia, gli uni contro gli altri. ma purtroppo la lega cavalca queste paure, queste debolezze dell'animo umano, per farci un partito votatissimo che siede al tavolo in pari grado con berlusconi e tremonti, anzi sono diventati loro il timone del governo. berlusconi deve assecondarli altrimenti non può proseguire l'emanazione delle leggi che lo solveranno dalla giustizia.
ANTONIO DI MATTEO