«I lavori del Ponte sullo Stretto di Messina inizieranno il 23 dicembre di quest’anno e termineranno nel 2016». Parola del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli. Il ministro ha dato la data precisa dell'inizio dei cantieri intervenendo a SkyTg 24. Durata dei lavori sei anni, dunque. Si tratta, come ha spiegato, mercoledì, l'amministratore delegato della società concessionaria Stretto di Messina e commissario per il Ponte sullo Stretto, Pietro Ciucci, dei lavori propedeutici cioè con lo spostamento della linea ferroviaria che passa per Villa San Giovanni.
I SOLDI - «Dei 27,6 miliardi che il Cipe ha approvato, solo 2,8 miliardi sono della legge Obiettivo, soldi dello Stato», ha detto il ministro spiegando a Sky come verrà finanziato il ponte. Altri 7,3 miliardi, continua, «vengono da fondi Fas europei per realizzare infrastrutture, nel Meridione per un 85% e un 15% nel Centro Nord, e oltre 8 miliardi vengono da project financing», ossia «dai privati». Questi ultimi, sottolinea Matteoli, «hanno partecipato attraverso un tavolo in cui abbiamo raggiunto questa cifra».
L'ALLUVIONE - Matteoli ha poi fatto riferimento alle recenti polemiche sulle risorse dopo l’alluvione che ha colpito la provincia di Messina. «Si può essere favorevoli o contrari - ha affermato il ministro - ma sostenere che soldi vanno spesi per mettere in sicurezza le coste di Sicilia e Calabria è una sciocchezza madornale. Non è che il ministero o il governo ha oltre 5 miliardi per costruire il Ponte che invece verrà costruito attraverso il project financing. Se non si fa il Ponte questi soldi non ci sono. Il Ponte a caduta riuscirà a migliorare le infrastrutture in Sicilia e Calabria». Ieri il presidente della società Stretto di Messina e commissario per la realizzazione dell’opera, Pietro Ciucci, aveva detto che il cantiere principale si aprirà entro il 2010 e che entro fine 2009 con lo spostamento della linea ferroviaria che passa per villa San partiranno i lavori propedeutici.
LA MAFIA - Rispondendo a chi solleva il problema della presenza della criminalità organizzata nell'area dove si vuol realizzare l'opera il ministro ha sottolineato che «il governo non può fermarsi per la criminalità organizzata, perché questo significherebbe arrendersi». «In questi mesi di governo- aggiunge Matteoli- il ministro Maroni è stato più volte in Calabria per dare il proprio contributo per lo svolgimento dei lavori».
15 ottobre 2009
I SOLDI - «Dei 27,6 miliardi che il Cipe ha approvato, solo 2,8 miliardi sono della legge Obiettivo, soldi dello Stato», ha detto il ministro spiegando a Sky come verrà finanziato il ponte. Altri 7,3 miliardi, continua, «vengono da fondi Fas europei per realizzare infrastrutture, nel Meridione per un 85% e un 15% nel Centro Nord, e oltre 8 miliardi vengono da project financing», ossia «dai privati». Questi ultimi, sottolinea Matteoli, «hanno partecipato attraverso un tavolo in cui abbiamo raggiunto questa cifra».
L'ALLUVIONE - Matteoli ha poi fatto riferimento alle recenti polemiche sulle risorse dopo l’alluvione che ha colpito la provincia di Messina. «Si può essere favorevoli o contrari - ha affermato il ministro - ma sostenere che soldi vanno spesi per mettere in sicurezza le coste di Sicilia e Calabria è una sciocchezza madornale. Non è che il ministero o il governo ha oltre 5 miliardi per costruire il Ponte che invece verrà costruito attraverso il project financing. Se non si fa il Ponte questi soldi non ci sono. Il Ponte a caduta riuscirà a migliorare le infrastrutture in Sicilia e Calabria». Ieri il presidente della società Stretto di Messina e commissario per la realizzazione dell’opera, Pietro Ciucci, aveva detto che il cantiere principale si aprirà entro il 2010 e che entro fine 2009 con lo spostamento della linea ferroviaria che passa per villa San partiranno i lavori propedeutici.
LA MAFIA - Rispondendo a chi solleva il problema della presenza della criminalità organizzata nell'area dove si vuol realizzare l'opera il ministro ha sottolineato che «il governo non può fermarsi per la criminalità organizzata, perché questo significherebbe arrendersi». «In questi mesi di governo- aggiunge Matteoli- il ministro Maroni è stato più volte in Calabria per dare il proprio contributo per lo svolgimento dei lavori».
15 ottobre 2009
4 commenti:
Iniziano i lavori il 23 il 24 lavorano mezza giornata il 25 è Natale ecc.. ecc. poi riprendono il 7 gennaio hahahaha è una barzelletta
IO HO PENSATO: ECCO, MATTEOLI DA' I NUMERI!
Non capisco perchè proprio il 23 Dicembre di quest'anno, implica la benedizione del Bambinello per inizi lavori ??
MOLTO BEN DETTO!
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