lunedì 30 novembre 2009

Bersaglio Mussolini, obiettivo Fini


IL SECOLO: FANGO DAL GIORNALE, MA VERI I PARTY DI B.
di Wanda Marra


La guerra senza quartiere tra Fini e Berlusconi ormai prende forme e rivoli impazziti e imprevedibili. Venerdì in prima pagina Il Giornale annuncia l’esistenza di un video hard con protagonisti Alessandra Mussolini e Roberto Fiore, registrato dal circuito interno di videocamere della sede romana di Forza Nuova. La notizia segue uno strano canale: spunta su Indymedia, la rete network dell’informazione no global e rimbalza sul quotidiano di Vittorio Feltri (secondo la stessa Indymedia il video sarebbe stato visionato dal giornale di casa Berlusconi per valutare un eventuale acquisto). “Vedi che a innescare il ventilatore gli schizzi giungono dappertutto e senza fine?”, scrive il Giornale. Un commento in veste di domanda che sembra tanto una minaccia. E infatti, è uno strano obiettivo Alessandra Mussolini. Che si colpisca lei per colpire ancora una volta il Presidente della Camera in quanto persona a lui vicina è un’ipotesi, per quanto azzardata (la Mussolini non è da annoverarsi tra i finiani). Da segnalare, però, in questo senso, la solidarietà di Fini, ex Segretario della deputata. Ma un passo avanti lo fanno le due pagine dedicate ieri alla questione dal Secolo d’Italia, in prima linea nella guerriglia interna al Pdl. Il giornale diretto dalla Perina, con due articoli dal taglio molto chiaro (“Il Giornale fa un’altra vittima” e “Le deputate del Pdl: ignobile, non è politica né giornalismo ma demolizione delle persone”) fa notare che la Mussolini “non ha nascosto di simpatizzare per le posizioni finiane sull’immigrazione”. Ma va oltre: “Feltri - scrive - con le “veline ingrate” usa la mano pesante”, ricordando il caso che portò alle dimissioni di Boffo. E stavolta lo fa senza verifiche, denuncia. Mentre invece, sottolinea, il video di Marrazzo esisteva davvero, così come le registrazioni della D’Addario a Palazzo Grazioli, e come c’è stato il party di Noemi a Casoria. In questo senso, quello del Giornale, che aveva già avvertito Fini dell’esistenza di dossier che lo riguardavano, suona davvero come una minaccia per ricordare al presidente della Camera che tali dossier esistono e sono nel cassetto, pronti ad essere usati all’occorrenza. Nel frattempo, Alessandra Mussolini ha deciso di reagire e, negando tutto, ha dichiarato: “Siamo come negli anni Settanta. Prima gambizzavano. Ora fanno così: non lanciano pallottole, ma video hard”. Restano poi i dubbi sullo stesso video. Secondo quanto scrive il Riformista esisterebbe davvero e sarebbe transitato già da un mese sulla scrivania del direttore di Chi, Alfonso Signorini. A metterlo in circolazione, qualcuno talmente vicino a Forza Nuova da avere accesso al circuito chiuso della sede.

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