Accade di chiedere all’edicolante il Fatto e di essere apostrofati da un signore con queste parole: adesso la pianterete di attaccare Silvio solo perché a lui piacciono le donne... Frase dozzinale ma che coglie in pieno il punto politico del caso Marrazzo. Nel giudizio comune (anche tra chi non vota a destra) l'impatto choc delle frequentazioni del governatore pd del Lazio, le trans, la coca, i ricatti hanno fatto evaporare e quasi svanire la vicenda di Berlusconi e delle escort di palazzo Grazioli.
Davanti a Natalie chi si ricorda più di Patrizia?
E l'occhio del telefonino acceso sul lettone di Putin non sembra quasi un’innocente evasione davanti al degrado violento che tracima dai sottoscala di via Gradoli?
Del resto, chi si ricorda più della giovane Noemi e delle famose dieci domande?
In realtà, in quell'avanspettacolo di terz'ordine che è diventata la politica italiana stiamo parlando di due generi diversi. Di qua l'horror. Di là il cochon.
Ma non è affatto detto che se il protagonista ridicolo dell'ammucchiata (nel senso del mucchio di signorine) fa anche il presidente del Consiglio, egli non ne debba trarre le dovute conseguenze come ha fatto Marrazzo dimettendosi. Poiché, riteniamo, la reputazione delle persone non è misurabile con un più o con un meno a seconda della specie sessuale che si frequenta, e che si paga.
Insomma, la faccia, se uno la perde la perde.
Vero è che per perderla bisogna averla.
Certo che questo discorso non convincerebbe affatto i tanti signori dell'edicola convinti che contro il loro amato cavaliere sia in atto una persecuzione faziosa da parte della solita sinistra. Peggio per loro, verrebbe da dire. Il problema sono gli altri, la maggioranza degli italiani che, contrariamente ai conti truccati dell'informazione unica, non hanno votato per Berlusconi. E' nel profondo di questa opinione pubblica diffusa e articolata che il veleno del caso Marrazzo si sta rapidamente depositando. Convincendo i più, ogni giorno di più e ogni verbale di più e ogni festino di più e ogni bugia di più che in fondo in questo paese non si salva proprio nessuno.
Certo che questo discorso non convincerebbe affatto i tanti signori dell'edicola convinti che contro il loro amato cavaliere sia in atto una persecuzione faziosa da parte della solita sinistra. Peggio per loro, verrebbe da dire. Il problema sono gli altri, la maggioranza degli italiani che, contrariamente ai conti truccati dell'informazione unica, non hanno votato per Berlusconi. E' nel profondo di questa opinione pubblica diffusa e articolata che il veleno del caso Marrazzo si sta rapidamente depositando. Convincendo i più, ogni giorno di più e ogni verbale di più e ogni festino di più e ogni bugia di più che in fondo in questo paese non si salva proprio nessuno.
Nel migliore dei casi queste due frenetiche settimane trascorse a parlare di viados e di sniffate hanno livellato la questione morale. Nel senso che non si nota più.
Non a caso il premier, come resuscitato dalle disgrazie altrui, riappare sulla scena più ringalluzzito che mai. Deciso, dicono, a sferrare l'attacco finale contro l'odiata magistratura e a regolare i conti con gli alleati infidi grazie al manganello dei suoi giornali e delle sue tv.
Come resistere a uno a cui piacciono le donne?
1 commento:
ITALIANI BRAVA GENTE? NO, ITALIANI STRONZI!
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