sabato 14 novembre 2009

Ma la smentita dov’è?


Il dottor Grasso si rivolge all’Ordine senza avere smentito una sillaba di quanto ho scritto. E cioè che nel 2000 lui sapeva delle avances di alcuni boss mafiosi al procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, ma non aveva informato i suoi colleghi del pool Antimafia di Palermo.
Solo quando ne parlarono le agenzie e i giornali, in seguito a una burrascosa riunione del pool tenutasi alla procura di Palermo il 7 giugno 2000 e a una vibrante richiesta di spiegazioni dei suoi sostituti e aggiunti che minacciavano le dimissioni in massa, nonché del procuratore generale Vincenzo Rovello, l’allora procuratore Grasso fece proprie le ragioni della protesta in due interviste a Repubblica e alla Stampa.
Solo in quella sede ammise di aver saputo di quei contatti nelle carceri per la dissociazione dei boss e disse pubblicamente di esserne rimasto perplesso: “Avevo subito manifestato tutte le mie perplessità, pur sapendo che una mera dichiarazione di resa senza contropartita non avrebbe danneggiato nessuno”.
Poi confermò di non aver informato i colleghi perché quella gli pareva “una normale attività della Direzione nazionale antimafia”.
Intanto l’assemblea del pool si era chiusa con una richiesta di garanzie al procuratore Grasso per la circolazione delle informazioni su eventi di quella portata, onde evitare che la cosa si ripetesse in futuro.
Questi sono i fatti che siamo pronti a confermare in ogni sede con dovizia di testimoni.
Marco Travaglio

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