lunedì 2 novembre 2009

Marrazzo, nuove accuse ai ricattatori


I carabinieri che ri­cattavano Piero Marrazzo avrebbero compiuto altre rapi­ne. A confermare il sospetto de­gli investigatori del Ros è stato Natalie, 37 anni, il transessuale filmato in compagnia del go­vernatore. Durante i suoi due interrogatori della scorsa setti­mana ha riferito nomi e circo­stanze. Questa parte della sua deposizione è stata coperta da omissis, probabilmente per na­scondere il nome dei clienti presenti durante le irruzioni. Dieci giorni dopo la scoperta dell’esistenza del video utilizza­to per tenere sotto pressione il presidente della Regione La­zio, si rafforza l’ipotesi che al­tri incontri possano essere sta­ti «ripresi». E dunque che an­che ad altre persone possano essere stati chiesti soldi in cam­bio del silenzio.

Ci sono diversi brani del ver­bale che i pubblici ministeri hanno «omissato». L’attendibi­lità di Natalie — all’anagrafe Jo­sé Alexandre Vidal Silva — è confermata dalla scelta dei ma­gistrati di concedere un per­messo di soggiorno a fini di giustizia. E questo fa ritenere che abbia fornito elementi pre­ziosi per verificare quanto am­pio fosse il «giro» dei militari in servizio presso la Compagnia Trionfale, tuttora rinchiu­si in una sezione speciale del carcere di Rebibbia. «Sono mol­to noti nell’ambiente dei trans — ha affermato il transessuale — perché soliti entrare nelle ca­se e rubare tutti i soldi e gli og­getti di valore. A una mia ami­ca transessuale di nome Raquel che abita in Due Ponti 150, da quanto da lei riferito­mi, hanno rapinato 1.600 euro in contanti, un computer e tan­ti profumi di marca».

Natalie tornerà al palazzo di giustizia nei prossimi giorni, ma prima — domani pomerig­gio — il pubblico ministero ascolterà Nicola Testini, Lucia­no Simeone e Carlo Tagliente, accusati di estorsione e altri re­ati. Nessuna richiesta è stata presentata per Antonio Tam­burrino, accusato soltanto del­la ricettazione del filmato, e questo — sottolinea il suo lega­le Mario Griffo — «conferma come le posizione processuali siano molto diverse». In vista dell’udienza del Tribunale del Riesame fissata per mercoledì, il magistrato ha deciso di ascol­tare nuovamente Marrazzo, for­se addirittura già oggi.

Sono ancora troppe le con­traddizioni e le omissioni che emergono da una lettura com­parata dei verbali riempiti dai protagonisti di questa vicen­da. E quelle più evidenti ri­guardano proprio la ricostru­zione fornita dal governatore e quella di Natalie, anche su dettagli apparentemente bana­li, quasi accreditando la possi­bilità che in realtà siano stati due gli incontri filmati.

Nel primo interrogatorio il transessuale sostiene che l’irru­zione dei carabinieri avviene a giugno, Marrazzo parla degli inizi di luglio. Secondo Natalie era pomeriggio, il governatore dice invece «le prime ore della mattina » .

L’ex presidente della Regio­ne dovrà poi precisare quanti soldi abbia davvero versato ai carabinieri (finora ha detto che furono portati via 2.000 euro suoi e 3.000 di Natalie) e, so­prattutto, se quella mazzetta di banconote che si vede nel filmi­no fosse il prezzo del ricatto. «Erano almeno 15.000 euro», ha raccontato agli investigatori del Ros Max Scarfone, il foto­grafo che fece da intermediario per vendere il filmato. «Erano certamente tanti, molto più di 5.000. Una «pila» alta: sotto quelli da cinquecento euro e poi quelli da cento, fino ad arrivare a quelli da cinquanta e da dieci», ha aggiunto Giangavino Sulas, il giornalista di Oggi che ha potuto vedere il vi­deo. Ma soprattutto dovrà dire se è vero che dopo l’irruzione chiese a Natalie di rag­giungerlo a casa — co­me ha raccontato il transessuale — e, in ca­so affermativo, per quale ragione.

Ancora tutti da chia­rire anche i rapporti tra i carabinieri arresta­ti e Gianguarino Cafas­so, lo spacciatore mor­to qualche settimana fa, che per primo aveva tentato di vendere il video. I militari so­stengono che fu proprio lui a filmare Marrazzo, ma i magi­strati ritengono questa versio­ne «non credibile», anche se proseguono gli accertamenti per capire quale sia stato il suo ruolo effettivo.


Fiorenza Sarzanini
02 novembre 2009

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