"Perché parlare di emergenza ora? Secondo noi, l’emergenza, c’era già prima. E’ davvero il caso che Ionta si dimetta”. È questo il commento dell’Osapp, il sindacato della polizia penitenziaria guidato dal segretario Leo Beneduci, che conta circa 8 mila iscritti. Un commento duro sia nei confronti di Franco Ionta, capo del Dap, sia del governo.
“Non ci pare che Ionta, in questo anno e mezzo di attività, abbia fatto granché, neanche sotto il profilo della gestione ordinaria. Non ha difeso, come avrebbe dovuto, i fondi destinati all’edilizia penitenziaria”.
Poi l’Osapp sottolinea: “Ci poniamo degli interrogativi, sui fatti riportati dalle cronache di questi giorni, e sulla timida reazione che il Dipartimento ha opposto agli attacchi subiti dal nostro corpo. Alla luce del piano proposto da Ionta, pensiamo a due possibili prospettive, entrambe deleterie:
si delegittima la polizia penitenziaria per avviare la privatizzazione delle carceri? Con tanto di ronde carcerarie e polizie private?
O si delegittima la polizia penitenziaria per giustificare un nuovo, possibile indulto, che è nei desideri inconfessati e bipartisan dell’attuale classe politica?
A queste strumentalizzazioni, per il bene della nostra categoria, intendiamo sottrarci”. (a.m.)
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