Appena un mese alla guida di Rai Tre, una nuova esperienza dopo una lunga direzione del Tg3, partita nell’agosto del 2001 e chiusa lo scorso 12 ottobre (al suo posto ora c’è Bianca Berlinguer)
Direttore Antonio Di Bella, è presto per fare un primo bilancio della nuova avventura professionale?
Ho trascorso un mese intenso. Ho conosciuto i conduttori e gli autori. Sono stato a Napoli per incontrare “la squadra”. Continueremo a fare un “Posto al sole”, avremo un forte impegno per la città. Sto cercando di capire cosa si potrà aggiungere a questo palinsesto già ricco: aggiungere, non togliere.
Ha già in mente qualche novità?
Tengo il riserbo su vari progetti. Ma posso svelarne uno: stiamo cercando di trasformare in programma televisivo il dottor Jambè che va in onda su “Radio Rai Tre”. L’importante è mantenere nella rete il mix attuale tra informazione, intrattenimento e approfondimento.
Ma senza dimenticare la satira...
Serena Dandini è una mia amica da vent’anni. Faccio questo lavoro in punta di piedi per capire dov’è utile fare degli interventi. E’ una cosa molto rara aggiornare i palinsesti in corso, occorre una situazione di emergenza. La Dandini va bene, quindi resta.
I suoi buoni propositi per la prossima stagione?
Dobbiamo cercare di rafforzare l’identità e di apportare delle innovazioni. Pur nei limiti di risorse che tocca fronteggiare a tutti.
1 commento:
E' proprio vero che ci vuole prudenza. Nel post di ieri me la prendevo con Antonio Di Bella. A quanto mi sbagliavo. Meno male che ho messo una formula dubitativa.
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