domenica 20 dicembre 2009

Di Bella: voglio arricchire la Rete Tre, non indebolirla


di Carlo Tecce


Appena un mese alla guida di Rai Tre, una nuova esperienza dopo una lunga direzione del Tg3, partita nell’agosto del 2001 e chiusa lo scorso 12 ottobre (al suo posto ora c’è Bianca Berlinguer)
Direttore Antonio Di Bella, è presto per fare un primo bilancio della nuova avventura professionale?
Ho trascorso un mese intenso. Ho conosciuto i conduttori e gli autori. Sono stato a Napoli per incontrare “la squadra”. Continueremo a fare un “Posto al sole”, avremo un forte impegno per la città. Sto cercando di capire cosa si potrà aggiungere a questo palinsesto già ricco: aggiungere, non togliere.
Ha già in mente qualche novità?
Tengo il riserbo su vari progetti. Ma posso svelarne uno: stiamo cercando di trasformare in programma televisivo il dottor Jambè che va in onda su “Radio Rai Tre”. L’importante è mantenere nella rete il mix attuale tra informazione, intrattenimento e approfondimento.
Ma senza dimenticare la satira...
Serena Dandini è una mia amica da vent’anni. Faccio questo lavoro in punta di piedi per capire dov’è utile fare degli interventi. E’ una cosa molto rara aggiornare i palinsesti in corso, occorre una situazione di emergenza. La Dandini va bene, quindi resta.
I suoi buoni propositi per la prossima stagione?
Dobbiamo cercare di rafforzare l’identità e di apportare delle innovazioni. Pur nei limiti di risorse che tocca fronteggiare a tutti.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E' proprio vero che ci vuole prudenza. Nel post di ieri me la prendevo con Antonio Di Bella. A quanto mi sbagliavo. Meno male che ho messo una formula dubitativa.