REDDITI RECORD MA BUIO SU EMOLUMENTI ARRETRATI
di Stefano Feltri
Si paragona a un “alluvionato” nella sua lettera aperta “alle donne e agli uomini della Protezione civile”. Guido Bertolaso scrive quattro pagine di sfogo e di autodifesa, per denunciare “un’operazione contro di me” e annunciare che è pronto ad andare in Calabria per affrontare le frane. Intanto alla Camera si discute la conversione in legge del decreto da cui è stata espunta la Protezione civile Spa. E tra i deputati c’è chi comincia a rendersi conto che è quasi impossibile stabilire quanto guadagna davvero Bertolaso. “Neanche il cielo lo sa”, dice il senatore del Pd Mario Gasbarri, che sta spulciando le ordinanze della Protezione civile per capire quanti soldi sono finiti nelle tasche di Bertolaso negli anni dell’emergenza continua. All’ultimo momento, in commissione Ambiente, è saltato il comma del decreto sulle emergenze che stanziava 173 mila euro per la promozione di Bertolaso a sottosegretario alla Protezione civile. Eppure sottosegretario lo era già, ma con un’altra delega “alla soluzione dell’emergenza rifiuti in Campania”. Quanto guadagnava? Mistero. Se lo si chiede alla Protezione civile, rimandano alla presidenza del Consiglio (visto che la Pc è un suo dipartimento). Ma da Palazzo Chigi dicono che dovrebbe essere la Protezione civile a fornire quei dati: il segretariato generale non ha i dati, l’ufficio bilancio se anche li conosce non è disposto a comunicarli. Dal sito Web della presidenza del Consiglio si può conoscere solo il compenso che Bertolaso riceve come capo dipartimento: 179.723 euro. È il meglio pagato tra quelli della sua fascia, quasi 80 mila euro in più del capo dipartimento Affari giuridici Claudio Zucchelli che ne incassa 105 mila. L’ultima cifra ufficiale sul reddito complessivo di Bertolaso è quella resa nota alcuni mesi fa: nel 2008 ha dichiarato, relativamente al 2007, 1.013 milioni di euro. Un po’ troppi per un capo dipartimento (non era ancora sottosegretario), infatti a marzo 2009 la Protezione civile ha fatto sapere che solo 236 mila (lordi) erano da attribuire alla funzione. Per il resto si trattava di “una serie di emolumenti lordi arretrati del tutto episodici, relativi ad attività svolte negli anni precedenti e non corrisposti tempestivamente dalle amministrazioni competenti”. Quali? Altro mistero, il dipartimento non lo precisa. E di integrazioni allo stipendio base ne sarebbero previste molte altre. Nelle pieghe dell’ordinanza che trasforma in emergenza anche il Congresso eucaristico di Ancona del 2011, si legge che al commissario (sempre Bertolaso) viene attribuito un compenso mensile lordo pari al 3,75% del suo stipendio mensile. Gasbarri è convinto che non sia un caso unico, anche perché “Berlusconi si limita a firmare ordinanze, che però vengono scritte nei dettagli tecnici dal dipartimento della Protezione civile”. Cioè sempre da Bertolaso, che ha la facoltà di decidere il suo compenso supplementare, visto che le ordinanze possono, per loro natura, derogare ai contratti nazionali di lavoro. Ma neppure Tremonti è in grado di fare il conto finale.
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