di Marco Travaglio
Il primo a sganciarsi è sempre Ernesto Galli della Loggia: fu quando lesse una sua critica moraleggiante che Bottino Craxi capì, rassegnato, che era tutto finito e prenotò il primo volo per Hammamet.
Ora il noto intellettuale da tartufo, dotato di antenne sensibilissime e fiuto proverbiale, ha sparato a zero sul Pompiere contro il “partito di plastica” che “si sta squagliando”.
Vivissima preoccupazione e toccamenti vari a Palazzo Grazioli e dintorni: se si smarca Galli, sono cavoli. E’ una regola implacabile dell’ecosistema, detta anche “effetto farfalla”, oggetto di una celebre conferenza di Edward Lorenz: “Può il battito d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”.
Analogamente è accertato che un lieve innalzamento del sopracciglio del professor Galli nonché Della Loggia possa provocare effetti devastanti, a catena, nei Palazzi della politica.
Un po’ come la fuga del primo ratto dalla nave che comincia a imbarcare acqua. Gli altri seguiranno a stretto giro.
Un altro rilevatore degli smottamenti più impercettibili dell’ecosistema politico è
Durò poco, comunque: due anni dopo, il Banana era di nuovo a Palazzo Chigi e tutti i topi tornarono per tempo nella tana.
Ora ci risiamo, a parti rovesciate. Vespa che ronza sul palco con Santoro e Floris contro la chiusura dei programmi. E il sisalvichipuò al Tg1: “La più preoccupata di tutti del clima poco chiaro – scrive
Chi ha intervistato in prima serata Roberto Cavalli?
S’è mosso Giuliano Ferrara e, quando si muove lui, altro che tornado. Il Platinette Barbuto ha vergato l’altroieri un sapido commentino sull’inchiesta di Trani per dire che sì, certo, il padrone è perseguitato dai giudici, certo le intercettazioni sono una vergogna, certo l’indagine pugliese è piena di anomalie, però bisognerebbe “fare un po’ di attenzione quando si parla al telefono”.
Il Molto Intelligente non si spinge fino a suggerire al padrone di smetterla di delinquere, questo no, sarebbe troppo, oltre la più fertile immaginazione. Ma poco ci manca: “Bisognerebbe abituarsi – scrive testualmente – a delinquere un po’ meno attraverso i fili del telefono”. Ecco: o si scelgono altri mezzi meno rischiosi per delinquere indisturbati (tipo i pizzini, o la tradizione orale, o Skype), oppure se proprio si vuole telefonare è il caso di “delinquere un po’ meno”. Come già per il falso in bilancio e la frode fiscale, è consigliabile una “modica quantità” di concussione e di minacce.
Umorismo involontario a parte, bisogna prendere atto seriamente che è la prima volta a memoria d’uomo che Ferrara usa il verbo “delinquere”. Pare che, grazie all’ausilio di alcuni hacker, abbia dovuto craccare il sistema editoriale e il correttore automatico per far accettare quella parola proibita e inedita. E, se Ferrara dice “delinquere”, per giunta a proposito del padrone, l’ora è davvero grave. Manca soltanto un’apertura a sinistra di Mastella, altro indicatore umano di catastrofi in arrivo. Ma al momento il sismografo di Ceppaloni registra ancora calma piatta. Segno che il Banana è cotto, ma per la degna sepoltura c’è ancora tempo.
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