martedì 13 luglio 2010

Matrimoni, funerali e summit Così la 'ndrangheta colonizzava


di PIERO COLAPRICO

L'ELEZIONE DEL NUOVO BOSS - Il 14 luglio 2008, "due killer a volto scoperto", uccidono nel bar "il circolino di San Vittore Olona", il boss Carmelo Novella. "In epoca immediatamente successiva si apre il problema della successione". Un mese dopo "avanzano la loro candidatura Vincenzo Mandalari e Cosimo Barranca, ed entrambi cercano di acquisire l'appoggio degli "anziani"". In realtà, il centro di comando non è la Lombardia. "I "grandi vecchi" in realtà - emerge dalle carte processuali - non si schierano con nessuno e preferiscono attendere le direttive dalla Calabria". Dopo febbrili conversazioni, mediazioni e confronti tra i più alti livelli dell'organizzazione "il traghettatore di questa prima fase viene individuato in Giuseppe Neri". Chi è costui? Secondo gli investigatori è "un soggetto particolarmente autorevole e personaggio di caratura diversa rispetto al contesto 'ndranghetistico medio, nel senso che ha una laurea in giurisprudenza e per tale ragione viene indicato come l'"avvocato"".

LA COLONIZZAZIONE DEL TERRITORIO - Secondo gli investigatori, la "'ndrangheta in Lombardia si è diffusa non attraverso un modello di imitazione, nel quale gruppi delinquenziali autoctoni riproducono modelli di azione dei gruppi mafiosi, ma attraverso un vero e proprio fenomeno di colonizzazione, cioè di espansione su di un nuovo territorio, organizzandone il controllo e gestendone i traffici illeciti, conducendo alla formazione di uno stabile insediamento mafioso in Lombardia". Secondo l'accusa, proprio in Lombardia "la 'ndrangheta ha "messo radici"".

MATRIMONI E FUNERALI - "I matrimoni e i funerali di alti esponenti di 'ndrangheta o di loro parenti non possono essere considerati occasioni per condividere momenti di gioia e di lutto, ma hanno tutt'altro valore: sono occasioni di incontro per discutere temi di 'ndrangheta, sono momenti per verificare all'interno del sodalizio criminoso l'importanza del personaggio e sono pertanto regolati da ferree regole".

"Per tali eventi di carattere religioso, la 'ndrangheta si rivela "ambivalente": la partecipazione all'evento rileva come condotta diretta a perpetrare o innovare gerarchie all'interno della 'ndrangheta e non come fatto di carattere religioso di cui si è partecipi".

Anche la distribuzione degli inviti per un matrimonio, impone dei regolamenti da seguire nel codice ndranghetista. In un'intercettazione emerge l'applicazione di "regole classiche", come "la distribuzione degli inviti per un matrimonio di 'ndrangheta, facendo riferimento a quello del figlio di Pasquale Barbaro affermano che: "Quando arrivano gli inviti in Lombardia li devono dare ai responsabili e decidono se gli inviti vanno distribuiti o meno".

(13 luglio 2010)

2 commenti:

www.malitalia.it ha detto...

Guarda anche il video in cui, il 31 ottobre 2009, boss e luogotenenti della 'ndrangheta lombarda nominano Pasquale Zappia come referente degli affari in Nord Italia delle cosche calabresi.

L'incontro è avvenuto al Circolo Arci Falcone e Borsellino di Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Gli spazi erano stati inaugurati circa un anno prima da Salvatore Borsellino, il fratello del magistrato ucciso dalla mafia.

Video Url e articolo di denuncia di Enrico Fierro:
Lombardia, 'ndrangheta connection

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

IMMAGINI, ANCHE SENZA AUDIO, IMPRESSIONANTI! RINGRAZIO PER IL COMMENTO E LA SEGNALAZIONE. HO AGGIUNTO IL VOSTRO BLOG SULLA MIA BLOG-ROLL.