Non ci troviamo più in un sistema parlamentare normale
Ma come si fa ad usare certe categorie con gente avvezza a usare leggi e istituzioni come il proprio stuoino?
di Antonio Padellaro
RINGRAZIO il senatore Ceccanti di cui conosco l’onestà intellettuale. Cercherò di rispondere alla domanda che sembra averlo guidato nel proporre con altri esponenti del gruppo Pd il disgraziato emendamento sullo scudo totale a Napolitano. Tanto disgraziato da essere stato, poi, molto opportunamente ritirato. Quando Ceccanti insiste sul tema della cosiddetta “riduzione del danno”, tocca il punto nevralgico della questione. Ciò su cui le nostre e le vostre posizioni restano incompatibili.
Ma come si fa ad usare le categorie del “male minore” e del “bene possibile” con Berlusconi e la sua banda? Con gente avvezza a usare leggi e istituzioni come il proprio stuoino?
Trasecolo quando il buon cattolico Ceccanti cita Giovanni Paolo II e l’enciclica “Evangelium Vitae” (nientemeno!) come metro per valutare l’atteggiamento dell’opposizione davanti a un provvedimento “iniquo”. Nel caso citato, la legge sull’aborto, davanti a una drammatica questione di coscienza per i credenti era giusto e doveroso esaminare le proposte mirate a limitarne gli “effetti negativi”, sempre secondo la morale cattolica. Ma che c’entra quel dibattito alto e drammatico con le vergogne che il Parlamento è costretto a trangugiare ogni giorno? E come è possibile “limitare il danno” quando il danno inferto alla Costituzione, all’etica pubblica, al decoro di un Paese, alla dignità dei cittadini, è di portata incommensurabile? Davanti alle nefandezze di chi da quindici anni cerca di prostituire la politica (e i politici) ai propri interessi (riuscendovi eccome) che senso ha arrampicarsi sui vetri per cercare un patetico compromesso? Se misurato sulla miseria del cosiddetto Lodo Alfano resterà pur sempre un compromesso miserabile.
Ciò che molti nel Pd proprio non riescono a capire è che non ci troviamo in un normale sistema parlamentare, con un governo normale a cui deve contrapporsi una normale opposizione.
Come si fa a paragonare
Quando mai i leader della pur contestatissima Democrazia cristiana – i Fanfani, i Moro e perfino Andreotti – hanno trasformato le Camere nel loro personale boudoir nominandovi camerieri e amanti?
Il punto, caro Ceccanti è che nel Pd (e prima ancora nei Ds) l’idea di una opposizione intransigente e senza sconti al regime del Sultano non è mai passata.
Prima, avete sottovalutato il pericolo trincerandovi dietro un ridicolo complesso di superiorità nei confronti di Berlusconi. È stato così che i vostri grandi professionisti della politica sono finiti, uno dietro l’altro, come i dieci piccoli indiani, nel sacco del dilettante di Arcore.
Poi, vi siete divisi tra chi – perso per perso – è sceso, sottobanco, a patti con il nuovo padrone. E chi, con ingenuità colpevole continua a pensare che i problemi si risolvano piantando dei gerani nella melma.
L’emendamento sullo scudo totale per il Quirinale non è purtroppo un incidente di percorso. Rappresenta piuttosto la conseguenza inevitabile di un’idea sbagliata e malata dell’opposizione. È la vostra Sindrome di Stoccolma: pensate di fare politica modificando qualche parolina agli editti del premier-padrone.
Scusa la franchezza ma continuando su questa strada, fra poco, per un numero crescente di elettori diventerete voi il danno da limitare.
3 commenti:
BRAVO, DIRETTORE PADELLARO!
Questo sì che è parlar chiaro!
Madda
E' PER QUESTO MOTIVO CHE "IL FATTO QUOTIDIANO" HA UN TALE SUCCESSO DI VENDITA.
IL LETTORE HA BISOGNO DI CHIAREZZA, VUOLE SENTIR PARLARE E SCRIVERE CHIARO!
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