

Respinto il reclamo della Rai contro il reintegro di Paolo Ruffini alla direzione di RaiTre. Il tribunale del lavoro di Roma, in composizione collegiale, ha rigettato questa mattina il ricorso presentato da viale Mazzini contro la decisione dello stesso tribunale di reintegrare Ruffini alla direzione della terza rete pubblica. La motivazione della decisione odierna, secondo quanto spiega l'avvocato Domenico D'Amati, difensore del giornalista, si conoscerà in giornata.
"Una decisione che non mi sorprende, mi rende felice ma soprattutto dimostra che avevo ragione" commenta Ruffini la cui posizione, a questo punto, si rafforza ancor più dopo la prima sentenza favorevole del giudice unico che lo aveva reintegrato al vertice della rete da cui era stato sollevato nel novembre del 2009 dal Cda che lo aveva destinato ad altro incarico. Al posto di Ruffini era stato nominato Antonio Di Bella che però, già in virtù della prima sentenza, aveva lasciato l'incarico di direttore di RaiTre rimanendo a disposizione del direttore generale Rai nell'attesa di una nuova collocazione.
"In attesa di saperne di più posso semplicemente ribadire che le sentenze vanno rispettate" ha detto il presidente della Rai, Paolo Garimberti, ripetendo quanto aveva dichiarato lo scorso 28 maggio quando il giudice del lavoro aveva accolto il ricorso del giornalista . L'ordinanza aveva definito "illegittima" la sua sostituzione al vertice della rete, frutto di "discriminazione", causa di "demansionamento" e "danno irreparabile".
L'8 giugno il consiglio di amministrazione della Rai aveva poi deciso all'unanimità, dopo aver considerato il parere dei legali dell'azienda (gli stessi che avevano inoltrato ricorso) il reintegro di Ruffini alla guida di RaiTre, ma con "ogni più ampia riserva all'esito della decisione del reclamo".
(20 luglio 2010)
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