venerdì 29 ottobre 2010

Mora animatore del privé di Silvio lo scandalo-bis ferma la risalita


di PAOLO BERIZZI

Forse è solo una questione di contributi. Di sbattersi per chi ha bisogno. Anche per il suo "amico Silvio". "Io il mio contributo l'ho sempre dato. Nel '94 ho fatto la campagna elettorale per lui: gli ho messo a disposizione, gratis, decine di personaggi". Fino a oggi. "Nel '96 voleva Patty Pravo a Ferragosto a villa Certosa: e gliel'ho portata (con la ragazza del Piper si conoscono dagli anni '80, quando furono coinvolti in un'inchiesta a Verona per un traffico di cocaina)". Se poi Mora abbia messo a disposizione anche altro, negli anni, a Berlusconi - l'anedottica abbonda - lo accerteranno i magistrati. Ma tant'è, per la serie "male non fare paura non avere" - tra le sue massime - Dario Lele Mora, per gli intimi "Lella", nel cerchio magico del Cavaliere non è rientrato perché non è mai uscito. Le ultime notizie lo danno ospite fisso a Villa San Martino. In una duplice veste: apprezzato cuoco (è una delle sue passioni) e animatore della nuova discoteca-privé che il presidente del Consiglio ha fatto costruire nella dimora di Arcore. Un tempietto del divertimento con tanto di pali da lap dance e trono dorato in stile Mora (il simbolo del lelemorismo era un trono zebrato nella vip room dell'Hollywood). Raccontano che al Cavaliere l'idea di farsi uno "Studio 54" in casa l'abbia suggerita proprio lui: anche un modo per recuperare la privacy perduta dopo gli ultimi scandali - l'affaire Ruby era ancora lontano.

Una società fallita, accuse di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale e false fatturazioni (4 milioni), già indagato per riciclaggio e uscito malconcio (depressione) dalle inchieste che lo hanno investito, si stava riprendendo ora, Lele Mora. E invece altro fango lo travolge. "Questa volta non parlo", fa sapere. Chi lo ha sentito lo descrive scosso, la strada della risalita, pensa, diventerà un muro. Tutto rischia di essere stato inutile: anche la riabilitazione che i media berlusconiani gli avevano appena cucito addosso. Un Chiambretti night, un'ospitata one-man a Matrix. Un servizio su Panorama. Dicono che l'autunno sia il periodo in cui Mora, classe '55, da Bagnolo Po, ex parrucchiere, mussoliniano, fabbricatore di vip, si ritempri più volentieri nella "spa" del suo appartamento di viale Monza. L'officina del circo Mora: tronisti e starlette, politici, imprenditori, faccendieri, piduisti, pitreisti, caporioni della tv. Mercato della carne e nomi "alti". Un circo che ha provato a resistere a se stesso. Ma l'autunno ha portato nuove grane. Chiusa in un cassetto la cartolina dell'estate sul tetto del Duomo: 19 luglio, Mora ospite d'onore, con entourage di Silvio e autorità, alla serata che la Provincia dedica a Berlusconi, "imprenditore straordinario". Cantava Aznavour, quella sera, ma Lele è tutto per il Cavaliere: "I brani di Aznavour li interpreta da incanto".

A maggio festeggiano insieme Alfonso Signorini, intimo di entrambi, superdirettore Mondadori e consigliori del premier. Quando c'è profumo di Pdl o di Mediaset, Mora c'è. C'è a giugno 2009 alla chiusura della campagna elettorale di Podestà, presidente della Provincia di Milano. C'è a benedire la corsa dell'assessore regionale Massimo Buscemi, socio di Lady Abelli, condannata per riciclaggio. Fa niente se il cellulare di Lele spara all'improvviso le note di "Faccetta nera", sobria suoneria esibita con orgoglio. E' amico di Flavio Carboni e di Dell'Utri, dei Savoia e dell'imprenditore legato alla camorra Pasquale De Martino - con lui Mora voleva aprire dei casinò. Dice di aver speso 2 milioni di euro in macchine e case per l'ex "amante" Corona. "Sono disponibile con tutti", chiosa il sensale del premier. Sempre pronto a spedire a corte belle fanciulle. In Sardegna, a Roma, a Milano. E a diversificare. Tra una festa e un reality Mediaset, tenta anche un'avventura nell'abbigliamento: un marchio ("MonLelè") in società con Alberto Zangrillo, medico di Berlusconi. Producono un campionario. Rimane negli scatoloni. "Faccio incontrare le persone", assicura. Emblematica l'immagine di una cena al Billionaire, estate 2006: al tavolo con lui, Fede, Berlusconi e la barese Barbara Montereale. Due anni dopo Tarantini la invia con la D'Addario a palazzo Grazioli. Per un'altra visita a villa Certosa Barbara riceve dal premier 10 mila euro. Mora, il suo segreto? "So custodire i segreti". Dei suoi ne svela uno: "Tra tre anni scendo in campo con il Pdl, ma solo se mi fanno senatore. E' il sogno della mia vita, il Paese ha bisogno anche di me".

(29 ottobre 2010)

Nessun commento: