sabato 27 novembre 2010

Ce l'hanno tutti con noi


MASSIMO GRAMELLINI

Non ce n'eravamo accorti, ma è in atto un complotto mondiale contro l'Italia. Lo abbiamo scoperto ieri da una nota ufficiale del Consiglio dei ministri. E pensare che era lì, sotto gli occhi di tutti. Come abbiamo potuto ignorarlo? Le immagini dei rifiuti di Napoli sulle prime pagine dei giornali americani: un complotto (forse un fotomontaggio). Come il crollo del tetto di Pompei trasmesso nei tg cinesi, che hanno deliberatamente ignorato la vera notizia: che gli altri muri erano rimasti in piedi. Tutto si tiene, è talmente evidente: i rifiuti, Pompei, l'inchiesta per corruzione che ha investito Finmeccanica. E, aggiungiamo noi, la neve prevista per domani: una manovra meschina dei meteorologi, anche se il governo per ora non vi ha fatto cenno. In compenso ha citato i documenti riservati che il sito Wikileaks si accinge a pubblicare in Rete.

Riguarderebbero gli Stati Uniti e decine di altri Paesi, fra cui il nostro. Eppure solo qui si grida al complotto. Perché tutti ce l'hanno con noi. Obama, Putin, la Merkel, il comitato centrale del partito comunista cinese al completo. Si alzano la mattina e pensano soltanto a come danneggiare quel colosso di efficienza che dalle sponde del Mediterraneo minaccia di invaderli. Abbassando un po' la voce per non essere intercettati dal nemico, ci permettiamo di suggerire ai nostri governanti qualche contromossa spiazzante. Togliere la spazzatura dalle strade di Napoli: d'incanto nessun giornale americano ne parlerà più. Fare di Pompei la Disneyland dell'archeologia, così i cinesi ci manderanno i turisti invece che i cronisti. E ogni tanto aprire le finestre nei palazzi della grande industria di Stato, affinché anche i concorrenti che vi penetrano animati dalle peggiori intenzioni non riescano a trovarvi troppa puzza di bruciato.

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