Per i cittadini di Napoli il Natale, quest'anno, ha l'odore dei rifiuti. In una sola giornata di festa, la città intera è stata di nuovo sommersa dalla spazzatura. Per le strade ce ne sono 1500 tonnellate, e nessuno sa come smaltirle. Berlusconi ha mandato l'esercito, ma poveracci, anche i soldati mica possono fare i miracoli. Così chi doveva risolvere il problema ha avuto un'idea: ha chiesto ai cittadini di tenersi la spazzatura in casa per un po' di giorni, così oltre che le strade anche le case saranno sommerse dai sacchi pieni di rifiuti.
Da mesi Berlusconi vende fumo e false promesse ai napoletani. Il 22 ottobre aveva detto che la situazione si sarebbe risolta in 10 giorni. Il 28 ottobre aveva giurato prima in una conferenza che ci mancavano solo tre giorni alla soluzione finale del problema e poi, sempre il 28 ottobre, era tornato in tv per garantire che in altri 10 giorni tutto sarebbe passato e Napoli sarebbe diventata pulitissima. Il 2 novembre aveva affermato che non c'era più niente da fare e che l'emergenza era stata risolta. Invece la spazzatura stava sempre lì e ancora ci sta, perché Berlusconi, come sempre, è solo capace di inventare bugie, fare promesse, illudere la gente ma non è capace di risolvere nessun problema.
Proprio nei giorni di Natale decine e decine di passeggeri hanno visto la loro festa trasformarsi in un incubo. Viaggiavano da Milano e dovevano arrivare a Reggio Calabria, ma nel treno non c'era nemmeno un bagno che funzionava e il viaggio, già lungo, è diventato eterno per i soliti ritardi. Quei passeggeri, tra cui anche molti bambini e anziani, non potevano nemmeno scendere nelle stazioni in cui il treno si fermava per andare in bagno, perché rischiavano che il treno ripartisse lasciandoli a terra.
Sono incidenti che possono succedere? No, perché basta avere preso un treno che viaggia nel Mezzogiorno per sapere che la situazione dei trasporti da Roma in giù è un'emergenza continua, che i passeggeri pagano biglietti carissimi per viaggiare in diligenze che arrivano sempre con ore ore di ritardo.
Però non è che se scelgono di andare in macchina le cose vanno meglio. Sono anni che
Non è che al centro e al nord le cose vadano molto meglio. Ieri 150 persone sono rimaste isolate dal mondo in Garfagnana per una frana, una settimana prima centinaia di automobilisti avevano passato la notte nel gelo sull'autostrada per Firenze, bevendosi la neve sciolta per combattere la sete. Anche il maltempo, in Italia, è un'emergenza che torna tutti gli inverni e spesso pure nelle altre stagioni. Ma se ogni anno è peggio non è per colpa del clima: l'inverno è sempre l'inverno e c'è sempre stato. E' perché da dieci anni, da quando al governo c'è Silvio Berlusconi, non si fa niente per evitare che un normale inverno freddo diventi una catastrofe per i cittadini.
Anche il lavoro è sempre e solo un'emergenza in Italia. Quanti sono i lavoratori che il Natale lo hanno dovuto passare presidiando le loro fabbriche? Oppure arrampicati su qualche monumento o su qualche torre perché non ne possono più di stare da anni in cassa integrazione? Quante sono le aziende che minacciano di chiudere gettando centinaia di famiglie sul lastrico e distruggendo l'economia di intere zone del paese?
Con Maurizio Zipponi, responsabile del lavoro dell'Italia dei valori, stiamo segnalando ogni giorno, nel “Diario della crisi”, una caso particolarmente grave o particolarmente significativo. Ma quelli sono solo alcuni esempi. I casi simili sono migliaia, tanti che nessuno riuscirebbe a elencarli tutti, e sono dappertutto, al nord, al centro e al sud.
E' questa la crisi, quella che secondo Berlusconi prima non c'era e poi era già passata. Bugia la prima e bugia la seconda. Bugie inventate per non dire la sola verità: che la crisi c'è e il governo non la affronta, non è capace di affrontarla, non è interessato ad affrontarla perché le uniche crisi che lo toccano davvero sono quelle che riguardano gli interessi o i processi del presidente del consiglio.
Però stare fermi, di fronte alle crisi e alle emergenze, di fronte ai rifiuti di Napoli, agli sfollati dell'Aquila, ai disoccupati e ai cassintegrati di tutta Italia, significa distruggere. Questo non è il governo del fare ma del disfare. Se non lo mandiamo a casa presto, subito, finirà per disfare tutto il Paese, e ricostruirlo non sarà facile.
lunedì 27 dicembre 2010
Bugie
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3 commenti:
E CHE E' UNA NOVITA'?
Che Mister B. sia il rifiuto tossico per eccellenza fra l'immondizia delle strade di Napoli?... Confesso che non lo sapevo che fosse finito là dentro :DDD
Stupenda foto!
TONINO NON HA PERSO LA MANO!
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