domenica 19 dicembre 2010

Calderoli, chi ha mentito?


Pubblichiamo una lettera del presidente dei deputati Idv, Massimo Donadi, al presidente della Camera Gianfranco Fini

di Massimo Donadi

Gentile Presidente Fini, le è ben noto che ad ottobre è stata illegittimamente abrogato il reato di associazione militare con scopi politici (d.lgs. n. 43 del 1948) e che di questo ritengo essere responsabile il Ministro per la semplificazione normativa.

Il Ministro, che ci accusava di averlo attaccato ingiustamente, Le ha scritto in una lettera che mentire al Parlamento è un fatto di tale gravità che se mai lo avesse fatto si sarebbe prontamente dimesso.

Nel corso della discussione sulla mozione, il Ministro ha mostrato il testo di uno schema di d. lgs, affermando che si tratta del “testo prodotto dal Comitato scientifico, inviato alla concertazione interministeriale con lettera del 21 aprile 2009” che già riporta il decreto legislativo del 1948 tra quelli da abrogare.

Ciò appare in netto e inconciliabile contrasto sia con la lettera inviata a me e allo stesso ministro dal magistrato che ha presieduto il Comitato scientifico, sia con altra lettera datata 6 ottobre 2010, inviata dallo stesso magistrato al ministero per la semplificazione e al ministero della difesa, in cui è scritto che “il Comitato ha chiuso i lavori di collazione dell’intero” corpus normativo in vista della consegna al Sig. Ministro della difesa prevista per il successivo lunedì 30 marzo 2009, alla data del sabato 28 marzo 2009, h. 21.30, dopo aver scrupolosamente controllato, quale ultimo adempimento, l’elenco delle fonti abrogate e che, a quella data, l’abrogazione in questione non era presente in alcun modo negli schemi”.

Già da queste due lettere emerge che o ha mentito il Ministro o hanno mentito un magistrato del Consiglio Stato e gli altri quattro magistrati del Comitato scientifico, che non hanno smentito le affermazioni del presidente della commissione tecnica.

Ci sono tuttavia altri documenti in grado di dimostrare che il testo dello schema di decreto legislativo che il Ministro Calderoli ha fornito ai deputati è falso.

La prova di ciò si trova nei tre seguenti documenti protocollati presso il Ministero della Difesa:

1) il verbale della riunione plenaria del Comitato scientifico insieme con i tecnici dei ministeri coinvolti, del 18 febbraio 2009, protocollo n. 16/2008/P, nella quale si è deciso il calendario futuro delle riunioni del Comitato;

2) il verbale della riunione plenaria svoltasi dal 26 al 28 marzo 2009, protocollo n. 19/2009/OP, nel corso della quale si è proceduto al controllo formale delle norme primarie abrogate e si è chiusa la bozza dello schema consegnato al Ministero. Non c’è l’abrogazione del decreto del 1948;

3) Il file informatico “sorgente” contenente la bozza dello schema su cui ha lavorato il Comitato scientifico, che è un file legale che conserva le tracce delle modifiche che si sono succedute, delle persone che le hanno apportate e dell’ora in cui sono state fatte.

In questi documenti vi è la prova che il Ministro per la semplificazione legislativa ha mentito al Parlamento e che sua è la responsabilità dell’illegittima abrogazione del reato di associazione militare con scopi politici.

Ritengo che il Ministro per la semplificazione normativa debba mettere a disposizione del Parlamento i documenti che ho indicato per permettergli di valutare i fatti nella loro successione e completezza.

Le ho scritto questa lettera con grande rammarico per la gravità che i fatti accaduti hanno per le istituzioni democratiche ed ho fiducia che questa vicenda, per l’importanza che riveste, non venga ridotta a mera polemica politica strumentale.

Mi auguro che in tutti sia forte il senso dello Stato e della difesa delle istituzioni.

Nessun commento: