Mercoledì scorso, dopo il licenziamento di tutti i 304 operai della fabbrica, dieci di loro avevano dichiarato lo sciopero della fame a oltranza. Si erano chiusi nella fabbrica occupata, sfidando il gelo, e avevano annunciato la scelta estrema di protrarre lo sciopero della fame sino a quando il governo non avesse convocato un tavolo con tutte le parti sociali per cercare una soluzione tale da restituir loro speranza. Un primo risultato lo hanno ottenuto: un incontro è stato fissato per lunedì mattina. Però c’è poco ottimismo e senza una presa di posizione forte, chiara e decisa del governo è molto difficile che possa essere trovata una soluzione.
La Eaton è una fabbrica di proprietà statunitense che produce componentistica per auto. Nel 2008, all’inizio della crisi economica, è stata chiusa e i lavoratori sono stati messi tutti in cassa integrazione. Da allora il governo non ha mosso un dito per impedire che alla Cig seguissero i licenziamenti, che
La Regione Toscana si è mossa di più e, anche grazie al suo intervento, alcune industrie toscane, Fidi Toscana, Sici e Invitalia, a settembre hanno presentato un piano di reindustrializzazione che avrebbe permesso di evitare i licenziamenti. Ma
Quando gli operai hanno rifiutato di mettere la loro testa in questo capestro, l’azienda ha rotto le trattative e, lo scorso 15 dicembre, ha iniziato a inviare le lettere di licenziamento in ordine alfabetico. Gli operai, subito dopo la rottura, all’inizio di ottobre, avevano riaperto i cancelli della fabbrica chiusi da due anni e l’avevano occupata. La loro situazione è particolarmente drammatica anche perché oltre un terzo dei licenziati ha meno di 40 anni. Così non esiste alcuna possibilità di “accompagnarli” senza traumi definitivi verso la pensione. Quello che aspetta loro e le loro famiglie è la disoccupazione, con esiti devastanti su tutto il tessuto sociale di Massa.
Noi dell’Italia dei Valori siamo stati fin dall’inizio dalla parte degli operai e della loro lotta. Il nostro responsabile provinciale, Galeano Fruzzetti, ha passato buona parte degli ultimi giorni negli stabilimenti occupati insieme a loro. Il nostro segretario regionale, Fabio Evangelisti, si è fatto promotore di numerose interrogazioni parlamentari rivolte al governo ed è stato uno degli organizzatori delle iniziative, nella speranza di convincere il governo ad uscire dal suo sonno e convocare d’urgenza un nuovo tavolo delle trattative.
Lunedì il tavolo si riunirà davvero presso il ministero dello Sviluppo economico, ma senza una posizione decisa del governo questa riunione sarà solo l’ultima beffa, un contentino concesso per fare finta di interessarsi alla sorte di questi cittadini, senza ottenere alcun risultato. Il governo deve invece mettere sul tavolo tutto il suo peso per costringere
Noi dell’Idv riteniamo che il governo possa e debba, anche in termini di legge, intervenire sui beni aziendali della Eaton in Italia. L’azienda si è, infatti, avvalsa di agevolazioni di ogni tipo, ha sfruttato senza pietà il territorio circostante per i suoi profitti e oggi sta creando un danno che a nostro parere è prevalente anche rispetto alle prerogative della libertà d’impresa. Non è possibile e non è giusto che a pagare i costi della crisi siano sempre e soltanto i lavoratori.
Sinora il governo si è fatto bello in televisione parlando di una crisi affrontata con successo, senza aver mai ottenuto risultati e facendo ben poco per contrastarla nella realtà. Ha detto molte belle favole e ha ordinato alla sua disinformazione di raccontare il meno possibile qual è la situazione reale dei lavoratori in Italia. Per questo, d’ora in poi, la racconteremo noi dell’Italia dei valori. Da oggi io e Maurizio Zipponi, responsabile del Dipartimento Lavoro dell’Idv, apriremo sul mio blog un “Diario della crisi”. Ci occuperemo ogni giorno di una situazione diversa, racconteremo cosa succede, cosa devono affrontare i lavoratori, cosa fa e cosa non fa il governo. Soprattutto, ogni volta che sarà possibile, cercheremo di individuare noi quelle soluzioni che il governo di Berlusconi, Tremonti e Sacconi non vede o finge di non vedere.
lunedì 20 dicembre 2010
Eaton di Massa, catastrofe sociale
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1 commento:
MENTRE IL PD SI TRASTULLA IN LOTTE INTESTINE INTERMINABILI C'E' CHI OPERA.
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