domenica 5 dicembre 2010

In diretta alla Convention


Stamattina ho partecipato, in diretta video, all'assemblea del Popolo viola che si è svolta a Roma. Uno dei luoghi in cui nell'ultimo anno si è costruita, con l'Italia dei valori, una opposizione vera e senza sconti al governo di Berlusconi e dove oggi si sta costruendo un'alternativa non gatttopardesca al potere berlusconiano.
Di fronte al popolo viola ho illustrato quali sono i punti sui cui noi dell'Idv ci stiamo impegnando perché dopo Berlusconi non venga fuori un governo identico al suo, pronto a riprendere quasi tutte le sue leggi e magari anche molti dei suoi ministri. Ho parlato di lavoro, di scuola e istruzione, di libertà e di Internet perché è su questi fronti che il governo ha varato le sue leggi peggiori, quando non era occupato a preparare quelle a vantaggio del suo premier.

L’Italia dei Valori mette al primo posto il lavoro e l’occupazione. Da tempo l’IdV è presente dentro e fuori le fabbriche, cercando di rappresentare le istanze di chi lavora, dei disoccupati e di chi convive con il nodo scorsoio del precariato, dei contratti a termine e con il ricatto continuo delle false partite Iva.

Abbiamo già detto più volte di essere dalla parte degli operai di Pomigliano e non della Fiat e ci stiamo battendo per convincere il ministero dello Sviluppo Economico a realizzare un piano per il rilancio delle piccole e medie imprese e per uscire in maniera definitiva dal precariato.

Ma le nostre battaglie sono anche quelle degli studenti perché l’IdV, oltre al lavoro, ha messo al primo posto la scuola, la cultura e l’università. All’interno del Parlamento non abbiamo fatto sconti al regime berlusconiano: abbiamo chiesto la sfiducia dei ministri Calderoli e Bondi e di tutto il governo.

Ci siamo inoltre battuti per la libertà di informazione e della rete, per evitare che venga messo il bavaglio ad Internet che oggi resta uno degli ultimi baluardi in difesa della democrazia.

Alla fine del mio intervento ho dato appuntamento a tutti per il 14 dicembre a Roma, davanti a Montecitorio. Quel giorno vedremo se Fini sarà coerente con quanto ha detto sinora o se all'ultimo momento si inventerà una scappatoia per tenere ancora in piedi il governo. Quel giorno Berlusconi cercherà di comprare qualche parlamentare, offrendo mari e monti pur di restare a palazzo Chigi. Tutti questi giochetti saranno molto più difficile se a Roma ci saranno moltissimi cittadini a vigilare e a controllare che la democrazia non sia inquinata ancora una volta dal grande corruttore.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

GRANDE TONINO, NON INDIETREGGIA, NON SI ARRENDE, MAI.
PER NOSTRA FORTUNA.