giovedì 16 dicembre 2010

Le lacrime in nome del Cepu

Mai nominarla davanti a un finiano: l’insulto è sicuro. “Cretina”, “idiota”, “imbarazzante”. Giorgio Conte, in aula l’altro giorno, pare le abbia addirittura gridato “troia”. “Non è vero” si è precipitato a smentire.

Obiettivo: Catia Polidori, 43 anni da Città di Castello, alta, bionda, molto curata. Fino alle 10.59 di martedì è stata una delle fedelissime di Gianfranco Fini, poi ha deciso di salvare Silvio Berlusconi e di abbattere il suo (presunto) leader. Davanti allo stupore di tutti.

“E pensare che aveva pianto tutta la notte – ci racconta un finiano –. Con Gianfranco pronto a consolarla, a capire, a darle coraggio. Tutto sembrava rientrato, poi la ‘bella’ sorpresa”. Sì, ma perché? Il coro unanime incanala il fiato verso il padre: è stato lui a convincerla attraverso pressioni fortissime, per i suoi affari con lo stesso Cavaliere.

Non solo la Polidori sarebbe imparentata con il signor Cepu, la struttura che si occupa di “aiuti” per chi ne ha bisogno in campo universitario. Lei smentisce. Ma uno dei suoi ex amici pone una domanda velenosa: “E allora come mai, quando la Camera ha votato gli aiuti a Cepu, lei è uscita dall’aula per questioni di imbarazzo?”. E pensare che a settembre, a Mirabello, era considerata una sorta di eroina, in grado di farsi scudo dalle eco “casalinghe”, e di andare avanti per i propri credo. Un simbolo, quindi. Tanto da guadagnarsi un posto in prima fila al momento dell’organizzazione dell’appuntamento di novembre a Bastia Umbra, quando il presidente della Camera ha dato il via ufficiale a Futuro e Libertà.

Lei in quei due giorni camminava tra i padiglioni e regalava sorrisi, pacche sulle spalle. Ascoltava gli incoraggiamenti dei presenti e ne dava: “Tranquilli , andiamo avanti, tutti uniti”, diceva. Poi sul palco era apparsa commossa, con qualche accenno di lacrime (ancora loro...), e davanti alla platea aveva dato ampie rassicurazioni di fedeltà al nuovo partito. Fino all’illuminazione di martedì.

La Polidori rivendica di aver comunicato la decisione la sera di lunedì; il deputato Aldo Di Biagio le risponde piccato, non poco: “A me sembra l’esatto contrario, anzi non avevamo mai messo in dubbio la sua volontà e la sua coerenza. Ma adesso, per amor del cielo, faccia silenzio, senza propinarci baggianate che, data la tremenda impasse politica del momento, rischiano di essere veramente fuori luogo”.

Ecco un altro degli ex amici che la ama poco.

Al. Fer.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

COMPRENSIBILI GLI INSULTI.