di PIERO COLAPRICO
Come mai un reato di Tangentopoli è il perno di questa "Mutandopoli"? Per capire come mai sia scattata per Silvio Berlusconi l'accusa di concussione basta mettere in fila le frasi dei protagonisti. È come un telefilm tipo "La squadra".
Corso Buenos Aires, ore 19,13. Ermes C., poliziotto, cerca, attraverso il 113, che registra ogni chiamata, il pm di turno dei minori Anna Maria Fiorillo.
Poliziotto (in attesa): "... poi ti spacco le gambe appena ti vedo per la strada".
Ruby in sottofondo: "Vengo con te a far l'amore allora".
Poliziotto: "No, te con me non vieni da nessuna parte".
Nel frattempo, arriva la pm di turno, l'agente spiega la situazione della "minorenne marocchina", scappata da una comunità e accusata di furto a Milano.
Fiorillo: "Potrebbe chiedere alla ragazza come faceva a pagare l'affitto?".
Poliziotto: "Sì. "Come facevi a guadagnare i soldi per l'affìtto?" Dice che fa la ballerina di danza del ventre presso alcuni locali di Milano".
Fiorillo: "Ah ecco, la ballerina di danza del ventre... Noi non siamo abituati a fare andare in giro i minorenni così... dica a questa ragazza ... che non credo proprio che resterà in Italia, tra poco è maggiorenne e se va avanti così ci sarà l'ordine di espulsione... salvo che la signorina non accetti di inserirsi in un progetto educativo. Quindi praticamente la smetta di scappare e di prenderci in giro".
Poliziotto: "Dai terminali risulta un vecchio precedente per furto".
Fiorillo: "Vede, è una sbandata, quindi la mette in una comunità, sperando che sia che sia aperta. Se non dovesse accoglierla, l'autorizzo a trattenerla fino a domani mattina finché il pronto intervento non si metterà in moto per trovarle un posto o per vedere dov'è finito il padre".
Le procedure, sino a questo momento, sono perfette. E vanno avanti così. Sempre attraverso il 113 il poliziotto avvisa (ore 20.43) il commissario capo di turno, la dottoressa Giorgia Iafrate, che già sa: "La teniamo qui e domattina eventualmente trovano la comunità".
Poliziotto: "Consideri che la signorina è un modellino, molto sole".
Ruby ci resta male, nel telefono viene registrato un battibecco.
Poliziotto: "Eh no, non l'ho detto "volgare", "da sole" ho detto, stai calma...".
Iafrate: "Ma perché, com'è vestita 'sta ragazzina?".
Poliziotto: "Con un toppino tipo prendisole e dei jeans, ma non ha altro addosso".
I poliziotti hanno il permesso farle cercare degli abiti a casa dell'amica Michelle Coincecao, ma nel frattempo Michelle è in fibrillazione. Chiama Giuseppe Spinelli (la "cassa continua" delle Papi-girl), chiama Silvio Berlusconi che è a cena a Parigi e non risponde. Gli manda un sms.
E così arriviamo alle 23,49: mentre il poliziotto Landolfi cerca una comunità per Ruby, arriva la telefonata di Berlusconi. Ora sappiamo che Ruby in questura a Milano è per lui una notizia destabilizzante. Più di Noemi. Più di Patrizia D'Addario. Ruby era un habitué dei festini a luci rosse di Arcore.
Dal verbale del capo di gabinetto Pietro Ostuni: "Il Presidente del Consiglio mi ha detto che vi era in questura una ragazza di origine nord africana, che gli era stata segnalata come nipote di Moubarak, e che un consigliere parlamentare, la signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. La telefonata fini così". Una grandine di telefonate di Ostuni si abbatte in seguito sulla neo-poliziotta Iafrate.
Dal verbale del questore Vincenzo Indolfi: "Mi sono preoccupato che la gestione della minorenne fosse stata lineare... Il fatto che
La "balla" del premier: a questo siamo, in via Fatebenefratelli (e in Italia). Inutile ripetere come e perché un fax in Sicilia (dall'interno 5723, ora 2.20) e una relazione delle volanti smentiscono la correttezza delle procedure: i lettori di Repubblica sanno già che Ruby esce alle 2, ma gli accertamenti su di lei ("la gestione lineare"?) finiscono solo alle 4. Quando cioè i suoi genitori, svegliati a Letojanni "dichiarano di non avere i documenti della figlia e negano qualsivoglia parentela con Moubarak".
Più interessante aggiungere un dettaglio che era sfuggito. Domanda dei pm a Pietro Ostuni: "Come mai in questa relazione non vi è traccia della telefonata ricevuta dal Presidente del Consiglio" e della sua bugia ai poliziotti?
Ostuni non lo sa. Non sa rispondere. Il dato di fatto è che le relazioni sono "omissive". Ma se - domanda basilare - chiunque di noi avesse inventato una simile "balla", che cosa gli sarebbe successo "dopo" da parte della polizia? È stato o no l'abuso della sua "qualità" di capo del governo a far ottenere a Berlusconi (non certo nell'esercizio delle sue funzioni ministeriali) qualche cosa di impossibile per i cittadini normali? Ma Berlusconi si è già assolto: ha agito perché è "buono di cuore".
(24 gennaio 2011)
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