di Gianni Barbacetto e Antonella Mascali
La controffensiva è partita. Le armate di Silvio Berlusconi, dopo lo sbigottimento iniziale, si ricompongono e lanciano il contrattacco. Ruby, la ragazza dello scandalo, racconta la sua verità addomesticata nel programma tv di Alfonso Signorini, lo spin doctor del premier (è lui che lancia il finto fidanzato di Noemi e gestisce il video di Piero Marrazzo). Sabina Began, l’“ape regina” delle notti di Arcore, va a SkyTg24 a giurare candida che le feste del presidente sono innocenti evasioni.
Karima El Mahroug, in arte Ruby, al programma Kalispéra di Signorini ha raccontato dei suoi rapporti difficili con il padre (le avrebbe gettato una padella d’olio bollente addosso perché aveva deciso di diventare cattolica, nella foto sotto Ruby mostra la cicatrice) e della violenza sessuale subita dagli zii. Le amiche raccontano invece che era vergine, quand’era arrivata a Milano dalla Sicilia. E lei stessa lo conferma nel novembre scorso alla giornalista di Oggi Marianna Aprile. Ma le lacrime e i racconti di Kalispera sembrano piuttosto l’attuazione di ciò che l'ambiente di Berlusconi (a partire dall’avvocato Luca Giuliante) le aveva chiesto di fare: negare tutto, depistare, fare la matta. Intercettata mentre parla (molto amichevolmente) con suo padre, il 26 ottobre 2010, dopo l'uscita dei primi articoli su di lei, dice: “Oggi sono uscita di nuovo su un altro giornale importante che gira in tutta Italia... Sono con l’avvocato che stiamo parlando di queste cose e dobbiamo trovare una soluzione, mi ha detto... Gli ha detto Silvio: ‘Dille che la pagherò il prezzo che lei vuole, l’importante è che lei chiuda la bocca, che neghi il tutto, e che dica che lei... che dica pure di essere pazza, ma l’importante è che lei mi tiri fuori da tutte queste questioni, che io non ho mai visto una ragazza che ha 17 anni, o che non è mai venuta a casa mia’. Stiamo parlando di queste cose adesso, dopo ti richiamo, quando avrò finito con lui ti chiamerò”.
MA CHI È davvero Ruby Rubacuori? Chi la conosce bene è Michelle Conceicao Dos Santos Oliveira, la ragazza brasiliana che la ospita a Milano, nella sua casa sui Navigli, nel maggio 2010, quando Ruby viene fermata per furto e poi rilasciata dalla questura di Milano, dopo le telefonate di Berlusconi che la definiscono “la nipote di Mubarak”. Michelle ha un giro molto ampio di conoscenze e un’agenda invidiabile. Ha il numero di “Papi Silvio Berluscone”, quello di “Casa Roma Silvio” e quello di “Autista Joaopaulo (Berluscone)”. Ordinata, metodica e bipartisan, ha registrato in agenda anche il numero di “Sandro Frisullo pulitico” e di “Massimiliano Verdoscia amico”. Due nomi che ci riportano allo scandalo con protagonista Patrizia D’Addario. Max Verdoscia è “amico e collaboratore” dell’imprenditore Giampaolo Tarantini e per lui recluta una trentina di escort per cercare di ottenere favori a Bari e a Roma. Frisullo è l’ex assessore regionale pugliese (Pd) a cui Tarantini manda Patrizia D’Addario. Nell’agenda di Michelle c’è anche il numero di Karima El Mahroug, segnata così: “Rubbi, troia”. Accanto ad altre ragazze, indicate con la denominazione “troia” o “putana”. Intercettata mentre parla con un’amica, Michelle di Ruby dice: “È una zoccola puttana che ha 17 anni, hai capito? Che andava dai clienti perché... Addirittura ho conosciuto un signore che è andato a letto con questa zoccola, l’ha pagata a pagamento, hai capito? Lei una volta a settimana, quest’uomo è sposato, che è un signore... e lei faceva minacce a lui che se lui non le avesse dato 1.500 euro a settimana, lei andava a fare una denuncia contro di lui che è andato con una minorenne a letto a pagamento”.
LE RIVELAZIONI più inaspettate le fa però Luca Risso, amico di Ruby. Il 6 ottobre 2010 è convocato a Milano dall’avvocato Niccolò Ghedini, che sta già compiendo indagini difensive. Poco prima di mezzanotte, Risso manda un sms alla fidanzata Serena: “C’è Lele, l’avv., Ruby, un emissario di Lui, una che verbalizza”. Quaranta minuti dopo, telefona a Serena e le dice: “Ora sono sceso un attimino sotto, sono venuto a far due passi... Lei è su, che si son fermati un attimino perché siamo alle scene hard con il Pr... con... con una... con la persona”. Serena: “Ma figurati?”. Luca: “Sì, sì”. Serena: “Con lei?”. Luca: “Guarda, ti racconterò tutto”. Serena: “Va bè, non dirmelo per telefono”. Che le indagini di Ghedini diventino un boomerang per il Pr(esidente)?
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