di Caterina Perniconi
Le ore di Sandro Bondi da ministro sembrano contate. Ieri il “falco” finiano Fabio Granata è stato nominato responsabile nazionale delle Politiche culturali e della Legalità di Futuro e Libertà. Ed è in questa veste che affiancherà Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc e Francesco Rutelli, leader dell’Api, per definire la posizione del Terzo polo sulla mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi proposta da Pd e Idv.
Granata ha annunciato più volte la necessità di votare la sfiducia a Bondi, e Rutelli ha confermato ieri il suo voto contrario al ministro che “ha tagliato in maniera irresponsabile le politiche della cultura”. Per Rutelli, Bondi “ha fatto tagli lineari; diversamente da altri paesi, come
Granata ha chiesto un passo indietro da parte del titolare del dicastero “per evitare un altro duro contrasto parlamentare”. Ma Bondi ha definito “minacce” quelle del deputato di Fli: “Che cosa dovrei temere da questo ‘duro contrasto parlamentare’ – ha chiesto Bondi – presentandomi in Parlamento, come ha chiesto l’opposizione? A chi devo rivolgermi per essere tutelato da queste vere e proprie intimidazioni come parlamentare e come membro del governo?”. Bondi attacca per difendersi, ma potrebbe non bastargli.
Con l’ingresso di Granata nella discussione sulla mozione, la bilancia del Terzo polo pende per un voto favorevole alla sfiducia.
5 commenti:
PER ME E' FOTTUTO!
Bondi potrebbe rivolgersi a Noi cittadini... qualche rima gliela troveremo per mandarlo dove deve andare.
Questi comunque cadono resteno sempre in piedi. Uscendo dalla porta rientrano dalla finestra sulle ali di Pegaso, tanto sono tutti una marmaglia di cialtroni affiatati.
No, questa volta no, non credo, questa volta chi cade resta a terra.
e restituisce quanto ha rubato ???
Rubato? Non puoi fare una simile affermazione. Attenzione: non risltano indagini penali di alcun genere a carico di Bondi.
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