martedì 25 gennaio 2011

Sorcinelli “beneficiata” anche nel 2009



LA PROCURA E LE TRACCE DEI CELLULARI: LA MACRÌ AD ARCORE, MA NON QUANDO C’ERA RUBY

Le celle telefoniche e i documenti bancari, e non le ragazze, sono le teste parlanti di questa inchiesta. Così saltano fuori altri bonifici del presidente del Consiglio, anche in pieno scandalo Patrizia D'Addario, ed emerge che Nadia Macrì, la escort di Reggio Emilia, è stata davvero ad Arcore, anche se ha fatto confusione con le date: non c’è stata ad aprile, ma a maggio, quando non c’era la minorenne Ruby.

Il Fatto ha scoperto nuovi versamenti bancari di Silvio Berlusconi, sempre a beneficio di Alessandra Sorcinelli. Sono due bonifici che risalgono a quasi due anni fa. Il primo, di 20 mila euro, è del 15 aprile 2009, con valuta 20 aprile. Il secondo, di 25 mila euro, è del 21 luglio 2009, con valuta 24 luglio. I versamenti, come i precedenti, partono dal conto di Berlusconi aperto al Monte dei Paschi di Siena di Milano 2-Segrate, e arrivano sul conto di Sorcinelli, presso il Banco di Sardegna, filiale di via Solferino, a Milano.

NELL'INVITO a comparire a carico del presidente del Consiglio (accusato di concussione e prostituzione minorile) risultano a favore di Sorcinelli solo due bonifici di 10 mila euro ciascuno, il 16 luglio e il 17 settembre del 2010. Ma, come già documentato dal nostro giornale, dall’inizio del 2010 al gennaio 2011, a favore di questa ragazza, tra le più assidue frequentatrici delle feste di Arcore, ci sono stati altri undici bonifici.

Dunque in dodici mesi, Berlusconi ha versato con la causale “prestito infruttifero” complessivamente 115 mila euro: dall’11 gennaio 2010 al 17 gennaio 2011. L’ultimo versamento è dunque avvenuto tre giorni dopo l’invito a comparire, le perquisizioni e la deposizione in questura a Milano della stessa Sorcinelli. A questi 115 mila euro si devono aggiungere altri 45 mila euro del 2009.

Quindi, per quanto ne sappiamo finora, la ragazza ha avuto dal presidente del Consiglio ben 160 mila euro. Nella primavera-estate del 2009, sul conto della Sorcinelli risultano solo due entrate: i versamenti di Berlusconi, che evidentemente si occupa di questa venticinquenne sarda nonostante sia già sotto “accusa” per le notti movimentate a Palazzo Grazioli, compresa quella con Patrizia D'Addario. E ieri in Procura a Milano è stata sentita per la seconda volta, un’altra escort, Nadia Macrì.

LA SUA DEPOSIZIONE è stata la prosecuzione di quella resa venerdì (a tratti “non lineare” e “confusa”), all’indomani dell’intervista ad Annozero in cui aveva detto di essere stata ad Arcore il 24 aprile e di aver ricevuto 5 mila euro direttamente da Berlusconi, così come un’altra ragazza che si trovava insieme a lei. In tv aveva detto di essere “sicura”, dopo aver visto le foto di Ruby, che la ragazza “dalla pelle scura, con seno grosso e ubriaca”, fosse proprio la minorenne marocchina. Ma a verbale Nadia ha dichiarato di non avere certezze, ha parlato della presenza di una ragazza che somigliava a Ruby. E infatti non poteva essere lei. Da quanto ci risulta, le verifiche sulle celle telefoniche, hanno appurato che la escort emiliana è stata davvero a villa San Martino, ma si è confusa con le date. Non il 24 aprile, quando certamente c’era Ruby (come già appurato dagli inquirenti), ma il 9 maggio. I tabulati telefonici dicono che dal 6 al 19 maggio Ruby era in Sicilia e che, invece, il 9 maggio tra le “papi-girls” si trovava ad Arcore almeno Ioanna Visan, romena, 26 anni, capelli e occhi neri. Le celle telefoniche del suo telefonino risultano agganciate ad Arcore dalle ore 12.41 fino alle 4.39 del mattino del 10 maggio. Sempre il 9 maggio c’era Lele Mora, che però si è intrattenuto meno nella villa del presidente del Consiglio: dalle 21.21 del 9 maggio fino alle 2.13 del 10. Dunque la testimonianza di Nadia non sposta nulla ai fini dell’inchiesta sui rapporti tra Berlusconi e la minorenne Ruby. Probabilmente non sarà neppure allegata agli atti che i pm utilizzeranno per chiedere il giudizio immediato. È insomma una testimonianza su cui i magistrati non fanno alcun investimento anche se, come affermato dal procuratore Edmondo Bruti Liberati, sono state “sottoposte ad attenta verifica tutte le sue dichiarazioni”.

g.barb.

a.masc.

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