venerdì 11 febbraio 2011

CONSIGLI LEGALI PER B.


di Bruno Tinti

Da quando ho smesso di fare il magistrato mi sono scoperto una vena avvocatesca. Così ecco una strategia difensiva per B.: chissà perché il suo pur valido difensore pare non averci pensato. Gliela suggerisco per puro spirito civico e assicuro l’avvocato Ghedini che non intendo sostituirlo e nemmeno chiedere compensi.

Allora: B. è vittima di un complotto organizzato da giudici comunisti che vogliono sovvertire l’ordine democratico attraverso processi fondati su false accuse. E che siano false non c’è da dubitare perché B. lo ha giurato sui suoi figli e sui suoi nipoti, prova indiscutibile della sua innocenza.

Chiunque conosca il processo medievale fondato sul giudizio di Dio lo capisce bene: figli e nipoti sono ancora vivi, dunque B. non ha spergiurato, dunque è innocente.

Forte di questa granitica prova, B. ha la concreta possibilità di ottenere la condanna di chi lo ha accusato falsamente per il reato di calunnia (art. 368 del codice penale: chiunque incolpa di un reato taluno che sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato è punito con la reclusione da 2 a 6 anni). E siccome B. conosce benissimo l’identità di questi giudici comunisti che lo accusano falsamente (Ilda la rossa, Forno, Sangermano e Bruti Liberati), non gli resta che preparare un’articolata denuncia alla Procura di Brescia, competente ex art. 11 del codice di procedura (si tratta di magistrati della Procura di Milano, gli regalo perfino dritte procedurali).

Non posso nascondere, da difensore coscienzioso, che c’è un margine di dubbio. I 4 imputati potrebbero illustrare ai pm di Brescia per quali motivi hanno incriminato B. e chiesto per lui il giudizio immediato. Per dire, frequentazione con puttane minorenni, telefonate nelle quali costoro si vantano di soldi e regali percepiti dopo le notti passate nella villa di B.; descrizioni di orge e festini nel lussuoso scantinato, con tanto di travestimenti fetish e riti sessuali (bunga bunga). E anche telefonate di B. alla polizia affinché violasse la legge e le disposizioni impartite dal pm dei minori e affidasse una di queste puttane minorenni a una sua (di B.) amica.

Potrebbe succedere, lo dico per scrupolo difensivo, che i pm di Brescia ritenessero queste prove più convincenti del giuramento sulle teste di figli e nipoti; e che chiedessero l’archiviazione. Ma qui scatta il mio colpo di genio: nuovo giuramento di B., sempre su figli e nipoti; e magari anche su Bondi e La Russa (ci va gente disposta a sacrificarsi; per dire, Confalonieri e Dell’Utri non so se ci starebbero).

Su questa base squisitamente giuridica, denuncia dei pm di Brescia per favoreggiamento (art. 378 codice penale: chiunque, dopo la commissione di un delitto, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'autorità, è punito con la reclusione fino a quattro anni), da presentare alla Procura di Venezia.

Se poi la Procura di Venezia persiste nell’eversione, nuova denuncia alla Procura di Trento, e da qui a Trieste, poi a Bologna e così via.

Finito lo Stivale, dovrei confessare il mio fallimento come avvocato. Ma, a questo punto, gli darei un altro suggerimento: chieda a Putin cosa fare. Sono sicuro che qualche idea il suo amico gliela darà; per esempio: caro B., meno codici e più golpe.

5 commenti:

Francy274 ha detto...

ihihihihih... superbo Tinti!!
C'ero arrivata pure io a suggerire a Ghedini di denunciare i magistrati calunniatori, ma detto da un Magistrato è più convincente. Lui di legge se ne intende, io lo dicevo per pura logica :DD

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Naturalmente è una deliziosa presa per il culo a B.

Francy274 ha detto...

Naturalmente l'ho capito!

Bob Bulgarelli ha detto...

Chissà cosa direbbe, Tinti, di quello che scrissi qualche tempo fa sul blog... Caspita! Già più di un mese! Però avevo detto giusto che il giuramento è roba medievale...
Proverò a recuperare un po' di tempo perduto...

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Hai ragione, roba da Medio Evo, ridicola agli occhi di una persona del terzo millennio!