di Bruno Tinti
Da quando ho smesso di fare il magistrato mi sono scoperto una vena avvocatesca. Così ecco una strategia difensiva per B.: chissà perché il suo pur valido difensore pare non averci pensato. Gliela suggerisco per puro spirito civico e assicuro l’avvocato Ghedini che non intendo sostituirlo e nemmeno chiedere compensi.
Allora: B. è vittima di un complotto organizzato da giudici comunisti che vogliono sovvertire l’ordine democratico attraverso processi fondati su false accuse. E che siano false non c’è da dubitare perché B. lo ha giurato sui suoi figli e sui suoi nipoti, prova indiscutibile della sua innocenza.
Chiunque conosca il processo medievale fondato sul giudizio di Dio lo capisce bene: figli e nipoti sono ancora vivi, dunque B. non ha spergiurato, dunque è innocente.
Forte di questa granitica prova, B. ha la concreta possibilità di ottenere la condanna di chi lo ha accusato falsamente per il reato di calunnia (art. 368 del codice penale: chiunque incolpa di un reato taluno che sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato è punito con la reclusione da
Non posso nascondere, da difensore coscienzioso, che c’è un margine di dubbio. I 4 imputati potrebbero illustrare ai pm di Brescia per quali motivi hanno incriminato B. e chiesto per lui il giudizio immediato. Per dire, frequentazione con puttane minorenni, telefonate nelle quali costoro si vantano di soldi e regali percepiti dopo le notti passate nella villa di B.; descrizioni di orge e festini nel lussuoso scantinato, con tanto di travestimenti fetish e riti sessuali (bunga bunga). E anche telefonate di B. alla polizia affinché violasse la legge e le disposizioni impartite dal pm dei minori e affidasse una di queste puttane minorenni a una sua (di B.) amica.
Potrebbe succedere, lo dico per scrupolo difensivo, che i pm di Brescia ritenessero queste prove più convincenti del giuramento sulle teste di figli e nipoti; e che chiedessero l’archiviazione. Ma qui scatta il mio colpo di genio: nuovo giuramento di B., sempre su figli e nipoti; e magari anche su Bondi e
Su questa base squisitamente giuridica, denuncia dei pm di Brescia per favoreggiamento (art. 378 codice penale: chiunque, dopo la commissione di un delitto, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'autorità, è punito con la reclusione fino a quattro anni), da presentare alla Procura di Venezia.
Se poi
Finito lo Stivale, dovrei confessare il mio fallimento come avvocato. Ma, a questo punto, gli darei un altro suggerimento: chieda a Putin cosa fare. Sono sicuro che qualche idea il suo amico gliela darà; per esempio: caro B., meno codici e più golpe.
5 commenti:
ihihihihih... superbo Tinti!!
C'ero arrivata pure io a suggerire a Ghedini di denunciare i magistrati calunniatori, ma detto da un Magistrato è più convincente. Lui di legge se ne intende, io lo dicevo per pura logica :DD
Naturalmente è una deliziosa presa per il culo a B.
Naturalmente l'ho capito!
Chissà cosa direbbe, Tinti, di quello che scrissi qualche tempo fa sul blog... Caspita! Già più di un mese! Però avevo detto giusto che il giuramento è roba medievale...
Proverò a recuperare un po' di tempo perduto...
Hai ragione, roba da Medio Evo, ridicola agli occhi di una persona del terzo millennio!
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