lunedì 4 aprile 2011

“FAREMO OSTRUZIONISMO LO LOGOREREMO IN PARLAMENTO”


di Wanda Marra

“Continueremo a fare opposizione dentro il Parlamento e a fare informazione fuori”. Il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, mentre per Silvio Berlusconi si prepara una settimana incandescente, è pronto a battere il ferro finché è caldo e a persistere nell’ostruzionismo in Aula. Rivendicando per sé e per il suo partito il primato dell’opposizione dura e pura, fin dall’inizio.

Onorevole Di Pietro, che farà l’opposizione nei prossimi giorni?

Continueremo a fare ostruzionismo a tutti i provvedimenti che arrivano in Aula che sono palesemente fatti nell’interesse del nostro presidente del Consiglio. A cominciare dal voto sul processo breve e sul conflitto di attribuzione. In modo da far prendere atto agli italiani che si tratta di tutti piccoli provvedimenti ad personam.

Come?

Utilizzando tutti i modi previsti dal regolamento parlamentare. Per esempio, anche se i tempi sono contingentati, ogni parlamentare può parlare per un minuto: noi abbiamo 20 parlamentari, si tratta di 20 minuti.

Lo farete con il resto dell’opposizione?

Finalmente siamo arrivati a una soluzione condivisa, che è quella di costringere la maggioranza in Aula ad ogni voto. Abbiamo visto in questa settimana che loro la maggioranza politica non ce l’hanno e che senza i Ministri non ce la fanno. E l’ultima volta gli è andata bene, perché c’era il Cdm e quindi erano tutti vicini. Se sono sparsi per i ministeri diventa più complicato...

Ma è possibile liberarsi così di Berlusconi?

Sulla carta ci sono 4 modi: la presa della Bastiglia, ovvero la rivolta popolare che sarebbe meglio evitare; le sue dimissioni: ma è più facile che il sole non sorga e non tramonti, piuttosto che lui si dimetta; la sfiducia del Parlamento, ma è come sognare la luna nel pozzo: è un Parlamento di nominati che scilipoteggia; mostrare sempre più chiaramente che Berlusconi non ha più consenso politico: se dovesse passare uno dei tre referendum che abbiamo proposto - quello sul legittimo impedimento - questo diventerebbe chiaro e il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano dovrebbe prenderne atto sciogliendo le Camere.

A proposito di Napolitano: che cosa ha detto ai capigruppo convocati?

È preoccupato per la degenerazione del Parlamento e per la sua capacità di lavorare.

Si è parlato in questa settimana di Aventino o addirittura di dimissioni in blocco dell’opposizione. Perché in realtà la stessa opposizione riesce a incidere poco. Cosa ne pensa?

Dobbiamo cercare di capire cosa è più funzionale. In questo momento è più funzionale evidenziare la difficoltà di Berlusconi e della sua maggioranza. Ma non escludo questa possibilità per il futuro. Non mi voglio precludere nessuna possibilità.

Che cosa farete fuori dal Parlamento?

Continuiamo ad organizzare manifestazioni. Non c’è un momento in cui non siamo stati in piazza da quando Berlusconi è presidente del Consiglio. Per esempio martedì ci sarà la notte della democrazia.

Se si dovesse arrivare alle elezioni, come vi organizzerete?

Ho già detto che bisogna utilizzare tutte le risorse in atto per mandare a casa Berlusconi. Penso a un’alleanza che abbia come asse portante Pd, Idv e Sel.


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