mercoledì 27 aprile 2011

“Il Quirinale non firmi l’emendamento truffa”


Il filosofo greco Aristotele ripeteva che “il vantaggio dei bugiardi è quello di non essere creduti quando dicono la verità”. È ciò che deve aver sperato Silvio Berlusconi, ieri, confessando di fronte a Nicolas Sarkozy che il nucleare “è il futuro” e che il referendum votato all’indomani del disastro di Fukushima poteva affossarlo definitivamente.

MA LE ASSOCIAZIONI impegnate nella battaglia referendaria, purtroppo per lui, lo hanno capito. “Finalmente Berlusconi dice la verità” ha dichiarato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, “ci ha spiegato come la moratoria e l’emendamento con il quale la maggioranza intende far saltare il quesito referendario sul nucleare siano soltanto un raggiro per impedire agli italiani di decidere democraticamente del loro futuro energetico. Il premier spera che tra un paio d’anni l’emotività scatenata dall’incidente di Fukushima si sia placata. Ma gli italiani hanno buona memoria”.

IL COMITATO “Vota sì al referendum” ha organizzato ieri due manifestazioni per ricordare le vittime di Chernobyl nel giorno del 25esimo anniversario e per protestare contro l’uso dell’energia atomica, una davanti all’ambasciata ucraina e una di fronte a quella giapponese. “Berlusconi radioattivo”, “il passo è breve da Chernobyl a Fukushima”, “gli italiani non dimenticano” e “Berlu-truffa”, sono stati gli slogan gridati e srotolati su striscioni e bandiere dal popolo anti-atomo che ha definito quello di Berlusconi un “esproprio della democrazia”.

Le associazioni che costituiscono il comitato hanno chiesto “una scelta di chiarezza ai futuri sindaci e presidenti di province”, in una lettera in-dirizzata ai candidati alle amministrative di maggio, affinché si “pronuncino prima delle elezioni”. E maggiore chiarezza la chiede anche il Wwf, ma al governo: “La volontà dei cittadini non può essere ignorata. O si mette una pietra tombale sul nucleare oppure si va al voto con il referendum”.

Infatti la maggioranza ha inserito la moratoria nucleare all’interno di un decreto-omnibus approvato dal Senato e in arrivo alla Camera. Che poi finirà sul tavolo del presidente della Repubblica. “A questo punto ci appelliamo a Napolitano affinché non firmi il decreto nel quale è stata inserita la norma ‘truffa’ sul nucleare” ha dichiarato il capogruppo dell’Idv alla Camera, Massimo Donadi, secondo il quale il governo avrebbe fatto un passo indietro solo per evitare il referendum che avrebbe imposto uno stop più lungo all’opzione nucleare e, contemporaneamente, rischiava di affossare la legge sul legittimo impedimento, “unico vero interesse” di Berlusconi.

“IO SPERO che la Cassazione tenga conto di questo atteggiamento – ha spiegato Donadi – quando dovrà decidere di nuovo sul quesito e sono certo che gli italiani non si faranno abbindolare così facilmente , ma verranno a votare in massa”. La campagna referendaria, infatti, continua e il comitato anti-nucleare, ha annunciato che da ora in poi la battaglia diventerà “un corpo a corpo con la democrazia ” e le iniziative si moltiplicheranno: “Saremo in piazza, faremo catene umane, e ci posizioneremo davanti alle centrali per sbugiardare la ‘balla atomica’ che ci stanno raccontando”. C.Pe.

Nessun commento: