E' finito sul tavolo del procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito il caso delle intercettazioni telefoniche del Presidente del Consiglio 1 relative al procedimento Ruby pubblicate da Corriere della Sera ed Espresso. Il pg si è attivato per degli "accertamenti conoscitivi" dopo aver ricevuto copia del fascicolo dal Consiglio superiore della magistratura.
A mettere in moto il Csm era stata a sua volta proprio
La notizia dell'apertura dell'indagine è stata accolta quindi con serenità dalla Procura di Milano. Bruti Liberati, ha sottolineato che come detto è stato lo stesso ufficio della pubblica accusa a rivolgersi al Csm, trasmettendo ieri copia del comunicato stampa nel quale veniva ribadita la correttezza dell'operato dei magistrati. "Noi - ha detto Bruti Liberati - siamo sereni".
Incalzato dalle critiche sollevate dal collegio difensivo di Silvio Berlusconi in occasione della prima udienza del processo, nel comunicato stampa di ieri 2 il procuratore Bruti Liberati aveva spiegato che le intercettazioni indirette che riguardano il premier e alcune ragazze erano state disposte tra l'agosto e l'ottobre scorso nell'ambito delle indagini su Nicole Minetti, Lele Mora ed Emilio Fede e quando ancora il premier non era indagato. Erano state trascritte parzialmente per chiedere al gip l'autorizzazione a proseguire nelle intercettazioni degli altri 'bersagli' dell'indagine. Poi, ha chiarito
Bruti Liberati ha ribadito quindi anche oggi la correttezza dell'operato dei pubblici ministeri titolari dell'inchiesta per sfruttamento della prostituzione minorile e concussione e il fatto che riguardo la pubblicazione delle intercettazioni sui giornali non è ravvisabile alcun illecito. Le intercettazioni infatti erano state depositate alla parte e dunque era venuto meno il segreto degli atti d'indagine.
(07 aprile 2011)
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