sabato 9 aprile 2011

La confidenza di Ruby Rubacuori "Silvio pronto a pagare per far mentire i testi"


di EMILIO RANDACIO

Il canovaccio era già stato scritto. Da mesi. È la stessa Ruby-Karima, in una conversazione del 7 ottobre scorso, depositata per intero solo un mese fa, messa a disposizione dei legali del premier dalla procura milanese, a svelarlo. Parole premonitrici riguardo a come la difesa di Berlusconi ha reagito all'indagine milanese, a come si è incanalato il processo per concussione e prostituzione minorile a carico del Cavaliere, senza una parte lesa.

È al suo fidanzato
Luca Risso che Ruby svela il percorso che le è stato indicato. Le date sono importanti, e bisogna tornare indietro di alcuni mesi. La notizia dell'inchiesta sulle feste del bunga bunga viene pubblicata il 26 ottobre. Da agosto, però, Silvio Berlusconi è già al corrente dell'attività dei pm sul "rilascio" dalla questura di Milano della giovane marocchina, assidua frequentatrice delle serate di Arcore. Il premier sa anche che la ragazza è stata interrogata dai pm. Alle 19 e 31 del 7 ottobre Ruby racconta che il premier "mi ha chiamato proprio tre minuti fa". Berlusconi sa "che ho detto tante cose". La ragazza giura di averlo tranquillizzato e di essere stata molto reticente con i pm. Di cose, "ne ho nascoste tantissime".

L'entourage del presidente del Consiglio è perfettamente conscio che, prima o poi, lo scandalo finirà sui giornali. E così sembra non farsi cogliere impreparato. "Se ho fatto quello che ho fatto - così Ruby riportale frasi che Berlusconi le ha riferito pochi istanti prima - volevo sapere se quello che hai detto era semplicemente per te, non per me, perché di situazioni così ne ho avute tantissime e ne sono uscito sempre intoccabile". Secondo il resoconto di Ruby, il premier era preoccupato soprattutto per lei, ""È la stessa storia" mi fa, "del fatto di volerti mettere un altro nome, perché volevo che tu non venissi mai messa in cattiva luce o come una che si prostituisce per me, come può pensarla la gente".

Berlusconi detta la linea che dovranno seguire insieme. La via di fuga è già tracciata: "Con l'aiuto di Giuliante (Luca, tesoriere del Pdl in Lombardia e primo legale di Ruby, ndr) e di altri avvocati che poi metterò io... ". Il meccanismo sembra essere già stato utilizzato. Secondo Ruby, il premier, lo scorso 7 ottobre scorso, al telefono le avrebbe aggiunto che "di gente che spara cazzate su di me ce ne stanno tante e di smentire e pagare persone per mentire cioè, c'ho la capacità di farlo, anche perché come mi chiami Gesù, Gesù può fare tutto". Ruby sembra avere un'unica preoccupazione, che avrebbe manifestato al presidente: "L'importante è che tu mantieni la promessa. E lui mi fa: "io ogni promessa che ho fatto con te l'ho sempre mantenuta e hai avuto modo di vederle"". Quale? Si riferisce forse a quei 5 milioni di euro che la minorenne marocchina appunta sul suo diario? Nella trascrizione della telefonata, non c'è scritto. Ruby aggiunge solo che il presidente, subito dopo, le chiede "se è andata a prendere, mmm... le cose che ti ho lasciato da Spinelli (il contabile personale del Cavaliere, ndr)".

Ruby al suo fidanzato riferisce di aver risposto al premier che "la situazione al momento è troppo critica, cioè, non so se sono controllata o meno, però Lele (Mora, ndr) si era incazzato ieri che ero andata a Milano, e la stessa cosa anche il Giuliante che mi ha chiamato e m'ha detto di evitare di andare a Milano". Anche di fronte a questa difficoltà, al pericolo di essere controllata dagli investigatori della procura di Milano, Ruby viene rasserenata dal Cavaliere. E continua così nel suo "resoconto" al telefono: "Mi fa: "guarda, se riesci a stringere i denti fino al primo di novembre sarà la miglior cosa.... piuttosto che andarti a chiudere di nuovo e avere mille difficoltà e altri interrogatori da cui non puoi uscire". Io gli ho detto: vabbeh, farò così".

(08 aprile 2011)

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