Stop and go: Se Berlusconi dovesse proseguire con la sua linea interventista «allora può capitare di tutto». Tre ore dopo aver rassicurato gli alleati, affermando in un comizio a Domodossola di non volere una crisi di governo per
«Può capitare di tutto. Noi non facciamo passi indietro», ha ripetuto Bossi. «Magari Berlusconi cambia idea»: questa era la via indicata poco prima dal leader della Lega per «trovare la quadra», cioè conciliare la decisione del premier di partecipare ai raid aerei in Libia con la posizione contraria del Carroccio.
«Speriamo di no, speriamo di trovare la quadra con Berlusconi, non vogliamo far cadere il governo per
Secondo Bossi «finora abbiamo speso 15mila miliardi delle vecchie lire per cercare di fermare quelli che partono dalla Tunisia, una cifra ingentissima, spaventosa. Le immigrazioni clandestine costano in tutti i sensi. Non va mica bene le guerra». Oltre ai costi elevati e al rischio di invasione di immigrati la guerra in Libia è da evitare perché non basterà l'intervento aereo ma per sconfiggere Gheddafi servono le truppe di terra. «Secondo me con gli aerei non vinci - ha detto Bossi - Gheddafi non lo sconfiggi così. Ha un sacco di armi nascoste nel deserto. Oltre che un sacco di oro in giro con cui si paga i militari che vengono dall'Africa. Se andiamo là a bombardare alla fine toccherà mandare le truppe di terra, se si vuole vincere. E' meglio stare fuori dei pasticci». Infine una battuta sulle amministrative: «A Milano corre Berlusconi, se perde perde Berlusconi».
venerdì 29 aprile 2011
Libia, Bossi avverte Berlusconi: "Si fermi o può capitare di tutto"
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