La "giornata della Naqba", ovvero del disastro, come i palestinesi definiscono l’anniversario della creazione di Israele nel
Sin dalle prime ore del giorno, migliaia di palestinesi si sono radunati nella cittadina libanese di Maroun al Ras, a ridosso della "linea blu" di demarcazione con Israele. La maggior parte erano giunti a bordo di decine di pullman da tutto il Libano, dove in 12 affollati campi vengono ospitati 300-400mila profughi. E la situazione è rapidamente degenerata quando i manifestanti hanno iniziato a lanciare sassi contro i soldati israeliani dall’altro lato della barriera tra i due Paesi, e i militari hanno risposto aprendo il fuoco. Poco prima, già i soldati libanesi avevano sparato in aria ripetutamente per cercare di prendere il controllo della situazione.
La forza dell’Onu dispiegata nel Sud Libano (Unifil) ha collaborato con i libanesi fornendo con i suoi elicotteri «assistenza per l’osservazione aerea», ma ha anche messo in chiaro con un comunicato che l’esercito libanese è «responsabile della sicurezza e del rispetto della legge». In serata il bilancio delle vittime: almeno dieci morti e un centinaio di feriti, secondo quanto hanno detto fonti mediche. E dieci morti ci sono stati anche nel villaggio di Majdal Shams, sulle alture del Golan tra Siria e Israele, dove in una situazione analoga, alcune decine di manifestanti palestinesi sono riusciti a penetrare in territorio israeliano e di nuovo i soldati dello Stato ebraico hanno reagito a colpi d’arma da fuoco. Anche qui il bilancio è pesante: i feriti sono decine, e nel tardo pomeriggio, i cadaveri di dieci manifestanti che avevano sconfinato sono stati consegnati alla Croce Rossa Internazionale dalle autorità israeliane e trasferiti in Siria. Anche questo Paese ospita profughi palestinesi, circa 450.000.
Si tratta degli scontri più gravi da molti anni al confine tra Siria e Israele, relativamente tranquillo sin dalla guerra del 1973, quando Damasco tentò di riconquistare le alture del Golan occupate dallo Stato ebraico nel
lunedì 16 maggio 2011
Israele, scontri e morti alle frontiere nella giornata della rabbia palestinese
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